Rio 2016, basket: Dream Team & Spagna una sfida tra vecchi amici

Rio 2016, basket: Dream Team & Spagna una sfida tra vecchi amici
di Gianluca Cordella
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Venerdì 19 Agosto 2016, 10:46
BASKET
dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO Nikola Mirotic lancia la sfida a Jimmy Butler. «Ehi Jimmy Yes, we can» e una bandiera della Spagna. Il tweet del lungo iberico è un guanto di sfida alla guardia americana: i due sono compagni di squadra a Chicago - la foto postata li mostra insieme in canotta Bulls ma oggi saranno avversari nella semifinale che mette in palio l'oro. No, non è un errore. Perché la sensazione è proprio che la finale di questi Giochi avrebbe dovuto essere tra il Dream Team e la selezione guidata da Sergio Scariolo. Chi va avanti potrebbe avere già le mani sulla medaglia più pregiata. Sarà una grande sfida, non c'è dubbio: il divario tra le due selezioni appare più contenuto rispetto al recente passato. Da un lato il Dream Team più umano tra le ultime versioni. Dall'altro una Spagna in cui si mischiano la sapienza cestistica del coach italiano e le follie in stile Nba dei tanti iberici d'Oltreoceano.
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Si gioca in semifinale (alle 20.30 italiane) per colpa della Spagna, incappata ancora una volta nel suo vizio fatale. Quello di impiegare troppo per calarsi nella dimensione del torneo. Era successa la stessa cosa agli Europei 2015, poi vinti. Un girone molto discutibile, con la qualificazione acciuffata con un bilancio di 3 vinte e 2 perse. Poi la marcia trionfale verso il titolo. Anche a Rio il bilancio vinte-perse della prima fase è identico, con la squadra cresciuta gara dopo gara. In Brasile Gasol e soci hanno perso le prime due uscite, contro Croazia e Brasile, sembrando destinati a una clamorosa eliminazione. Poi tre vittorie di fila e, nei quarti, 25 punti di scarto rifilati alla Francia, che con gli Usa aveva perso di 3, per quel che vale il confronto a distanza. Però è vero che questo Dream Team non è fatto di extraterrestri. Ha vinto tutti i match finora con Kevin Durant e Carmelo Anthony che si sono palleggiati il ruolo di leader. Ma le due vittorie per un possesso contro Francia e Serbia e i passaggi a vuoto accusati in diversi momenti degli altri match autorizzano a pensare che l'imbattibilità non sia una certezza così granitica. La Spagna dovrà scalfirla se non vorrà restare di bronzo.