Paralimpiadi, storica tripletta per l'Italia nei 100 metri donne. Per Ambra Sabatini è anche record del mondo. Le congratulazioni di Draghi

Paralimpiadi, è storica tripletta per l'Italia nei 100 metri donne
4 Minuti di Lettura
Sabato 4 Settembre 2021, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 19:13

La pioggia è battente e il cielo è plumbeo sopra lo stadio olimpico di Tokyo, ma il podio dei 100 metri femminili è tutto azzurro. Dopo i successi alle ultime Olimpiadi, ora sono le donne paralimpiche a fare la storia dell'atletica. Oro e record del mondo (14"11) per la giovanissima debuttante Ambra Sabatini e argento alla plurimedagliata Martina Caironi. Il bronzo è andato a Monica Graziana Contrafatto, che ha dedicato la sua medaglia anche a quell'Afghanistan dove nove anni fa, da militare in missione, ha perso la gamba destra in un attentato: «Il Paese che mi ha tolto qualcosa ma» che «in realtà mi ha dato tanto». «Grazie da tutta Italia. Siete state fenomenali, siete d'esempio per tutti», si congratulano in coro, attraverso l'agenzia Ansa, Jacobs, Tortu, Patta e Desalu, gli azzurri della 4X100 che hanno vinto l'oro meno di un mese fa. 

Paralimpiadi, Contrafatto: «Dedico la medaglia all'Afghanistan»

I complimenti per il successo sono arrivati anche dal premier Draghi, che riceverà tutti i medagliati al loro ritorno da Tokyo. Potrebbero presto incrociarsi ancora le vicende sportive di Italia e Afghanistan. «Sto seguendo da vicino la situazione di alcuni atleti afghani impegnati a Tokyo e che dopo i Giochi chiedono ospitalità», ha scritto su Twitter la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali.

Si è aperta infatti una porta per l'arrivo nel nostro Paese di Zakia Khudadadi, la lottatrice di taekwondo evacuata con un aereo australiano da Kabul insieme a decine di altre atlete dopo l'ascesa al potere dei talebani. Per ospitare la paralimpica di Tokyo 2020 si è candidata la Federtaekwondo, che ha già contribuito alla sua fuga con la gara di solidarietà internazionale avviata dopo il primo appello lanciato da Zakia il 17 agosto scorso attraverso l'agenzia Ansa.

Ad arricchire il medagliere italiano (ora è quota 69) nella penultima giornata di Giochi ci hanno pensato per primi gli arcieri delle Fiamme azzurre Elisabetta Mijno e Stefano Travisani. Sconfitti in finale dalla Russia, hanno ottenuto l'argento nel tiro con l'arco a squadre miste. Poi è toccato alle ragazze nei 100 metri categoria T63 (atleti che competono con protesi a un arto). Le aspettative arrivavano già dalle batterie, quando Sabatini ha abbassato il suo stesso record del mondo, migliorato poi da Caironi. In gara non c'è stata storia. L'onda azzurra è salita fino a mettersi dietro l'indonesiana Karisna Evi Tiarani, più veloce solo nei primi metri. Fortissimo il legame tra le tre atlete. Con i suoi ori paralimpici e mondiali la 31enne Caironi ha ispirato e messo sotto la sua ala la 19enne Sabatini: insieme nelle Fiamme gialle, a distanza di 12 anni (una nel 2007 e l'altra nel 2019) hanno perso parte della gamba sinistra in un incidente stradale. «Vincere è bellissimo. Però il podio a tre...era proprio quello che sognavamo», ha detto Sabatini. 

 

Proprio lei era la «terza» che Contraffatto e Caironi ('modello' anche per l'ex militare in missione) speravano di avere in squadra cinque anni fa, quando nella stessa gara, a Rio 2016, solo il secondo gradino del podio non si era colorato di azzurro. Ma è proprio Caironi ad ammettere di essersi ispirata ad Ambra (per «come la vedo muoversi, viene da pochissimo dall'atletica normo e ha movimenti perfetti») ma anche alla 40enne Monica («non gliel'ho mai detto prima: io mi lamento di avere quasi 32 anni, ma cominciare dopo quello che le è successo e non avere più 20 anni è straordinario»). Intanto domani sarà il diciannovenne triestino Matteo Parenzan a portare la bandiera italiana alla cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi di Tokyo 2020, che si terrà allo stadio olimpico della capitale giapponese. Per l'Italia, un finale da ricordare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA