Nuoto, immenso Greg: «E non finisce qui»

Nuoto, immenso Greg: «E non finisce qui»
di Gianluca Cordella
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Venerdì 6 Agosto 2021, 07:30

Grazie di tutto e arrivederci. Dove? A Parigi, ovvio. Gregorio Paltrinieri chiude le sue Olimpiadi con una gioia e un rimpianto. La gioia è quella che sveglia l’Italia presente a Tokyo, il bronzo nella dieci chilometri di fondo. Il rimpianto è, nella testa del campionissimo azzurro, che questa medaglia non sia d’oro, come avrebbe voluto fossero anche quella degli 800 e quella che non è arrivata nei 1500. Dannata mononucleosi e dannata ossessione per questo triplete che lo avrebbe proiettato ancora di più in una storia dello sport italiano nella quale Greg ha già tutti i requisiti per adagiarsi comodamente. Ma, diamine, questa medaglia pesa così tanto che se gliel’avessero messa al collo in acqua sarebbe andato a fondo. Certo, nei 1500 serve più sprint, ma la fatica arrivata nelle ultime vasche che lo aveva giù dal podio era risuonata come un allarme. E invece Greg, sempre più in versione Fenice che risorge dalle proprie disgrazie, la fatica l’ha domata nonostante abbia dovuto percorrere otto chilometri e mezzo in più, tra le onde del mare aperto e facendo a sportellate con gli avversari. “Scusa se è poco” avrebbe detto Diego Abatantuono una quarantina di anni fa. E invece cosa dice Paltrinieri? “Volevo tre ori e la testa non cambia. Certo che ci riprovo a Parigi. Fosse per me ci riproverei la prossima settimana. E ci riproverò fino a quando ce la farò”. Poi in serata, a Casa Italia, si concede una battuta. “Sto diventando come la Juve, inseguo il triplete ma…”. Parola di tifoso bianconero, quindi nessuno sfottò campanilistico.

GREG E GIMBO

Paltrinieri è un agonista e non può essere soddisfatto al cento per cento.

Ma un argento e un bronzo, conquistati tra vasca e mare, viste le premesse sono bottino di lusso. Peraltro in questo modo un piccolo triplete Paltrinieri lo ha realizzato: con l’oro di Rio ha sperimentato tutti i gradini del podio. Gli ha detto una cosa simile l’amico Gimbo Tamberi: “Con le tue medaglie e la mia abbiamo fatto tutto il podio in due”. E Greg ha sfoderato la romanità assorbita durante i periodi di allenamento a Ostia rispondendo con il tipico intercalare popolare, quello che finisce con “…cci tua”. Scherzi tra amici a parte, il bronzo di ieri vale molto. E’ la medaglia della volontà che viene fuori quando l’azzurro è lontanissimo dalla zona podio e allora alza i giri del motore fino a recuperare 30 secondi ai fuggitivi. E’ anche secondo a un certo momento. Poi lo spunto dell’ungherese Kristof Rasovszky fa la differenza e ricaccia indietro l’assalto di Greg, mentre il tedesco Florian Wellbrock, in testa dall’inizio alla fine, va a prendersi il meritato oro. Pazienza, di più non si poteva fare. Appuntamento a Parigi e se poi il triplete non dovesse arrivare ci sono sempre nuovi fronti olimpici, come il basket 3x3. “Con Gimbo e Gigi (Datome, ndi) ci abbiamo provato un sacco di volte - scherza - Il problema è che io sono scandaloso. Finirei per essere quello dei tre che viene sempre sostituito”. E se un bronzo si può “sopportare”, una sostituzione…

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