Nibali ci riprova e va a caccia del sogno olimpico

Nibali ci riprova e va a caccia del sogno olimpico
di Carlo Gugliotta
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Venerdì 23 Luglio 2021, 07:30

«Sembra di fare un bagno turco su quella salita». Eppure, il meteo potrebbe cambiare. Vincenzo Nibali è pronto ad affrontare quella che con molta probabilità sarà l’ultima partecipazione olimpica della sua carriera, inseguendo un sogno: l’unica vittoria che non è mai arrivata nella sua pluridecorata carriera, il trionfo a cinque cerchi. Ma Vincenzo potrebbe essere la vera variante x di una nazionale azzurra che ha molte frecce nel proprio arco, con molti uomini apparsi al top della condizione in vista dell’appuntamento di Tokyo. 
CADUTA 
Sarà la quarta partecipazione ai Giochi Olimpici per Vincenzo Nibali. A Pechino 2008 era ancora molto giovane, a Londra 2012 ha corso su un tracciato poco adatto alle sue caratteristiche. La memoria torna a Rio 2016, quando lo Squalo dello Stretto cadde lungo l’ultima discesa, caduta che non gli permise di battagliare per una medaglia: l’oro fu poi conquistato dal belga Greg van Avermaet. La nazionale azzurra aveva due punte: oltre a Nibali, la squadra poteva contare anche su un Fabio Aru al top delle sue prestazioni. Sembra essere trascorsa una vita intera, eppure in cinque anni sono cambiate davvero molte cose. L’ultima vittoria del corridore siciliano risale al 2019, anno in cui trionfò nella penultima tappa del Tour de France da Albertville a Val Thorens. Sempre a quell’anno risale l’ultimo piazzamento sul podio in una grande corsa a tappe, il secondo posto al Giro d’Italia. Un Nibali che è indubbiamente nella fase calante della propria carriera, ma che non vuole mollare: molto probabilmente il prossimo anno tornerà all’Astana, squadra che lo ha visto trionfare sia al Giro che al Tour, e l’emozione di una maglia azzurra olimpica potrebbe dargli quella spinta in più verso l’unica vittoria che gli manca in una carriera ricca di successi: vincitore della corsa rosa nel 2013 e nel 2016, trionfatore al Tour de France 2014 e primo alla Vuelta 2010, oltre alle due vittorie a Il Lombardia e alla Milano-Sanremo nel 2018. 
LA SQUADRA 
Il commissario tecnico Davide Cassani non ha costruito la squadra intorno a Vincenzo Nibali, proprio perché il siciliano ha sofferto molto nel corso del Giro d’Italia, affrontato in seguito ad una frattura riportata in allenamento. Il Tour, invece, è stato affrontato come una preparazione verso Tokyo. La squadra azzurra può affrontare il Belgio, la nazionale che sembra essere sulla carta la più forte con al via non solo il campione olimpico di Rio 2016 ma anche Wout van Aert e Remco Evenepoel, con tanti nomi che potrebbero fare la differenza in ogni momento su un tracciato davvero durissimo, con oltre 5000 metri di dislivello. Gianni Moscon è tornato al successo dopo un periodo tormentato, mentre Damiano Caruso è reduce dal podio al Giro d’Italia. Anche Alberto Bettiol ha dimostrato tutta la sua classe nel corso del Giro, così come Giulio Ciccone, anche se si è dovuto ritirare per via di una caduta. 
La gara partirà alle 4:00 ora italiana e l’arrivo è previsto per le ore 11.

I chilometri da affrontare sono molti, 234, con un meteo che potrebbe fare i capricci dopo il caldo asfissiante di questi ultimi giorni. Al via vedremo anche il campione uscente del Tour de France, lo sloveno Tadej Pogacar, anch’egli favorito d’obbligo insieme alla nazionale belga. Sarà una gara difficile, con salite che non scendono mai sotto il 10% di pendenza, l’ultima delle quali posta a 4 km dal traguardo. 

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