«È andata molto bene - ha detto il sindaco di Cortina, Giampietro Ghedina - Al di là dell'entusiasmo, credo siamo riusciti a dimostrare le grandi capacità organizzative di Cortina quando viene messa sotto esame.
Abbiamo spiegato nel dettaglio le varie infrastrutture, ed illustrato le tre sedi di gara, dalle Tofane alla pista di Ronco, allo stadio Olimpico. A Rumerlo abbiamo mostrato i lavori già fatti per i Mondiali di sci alpino 2021, da completare quest'estate». «I siti, i clusters - ha spiegato Malagò -, sono stati presentati perfettamente. Alcuni si conoscono, altri si capisce ciò che dovrebbero diventare. Credo che il giudizio della commissione sarà positivo. È una corsa a tappe, il traguardo è il 24 giugno, con il pronunciamento del Cio». «Il presidente della commissione Morariu - ha concluso Malagò - ha molto apprezzato l'ulteriore impegno espresso dal Governo italiano il primo giorno di visita della delegazione, nell'incontro a Venezia: sono state spese parole importanti». Spostamento poi ad Anterselva - prima di proseguire per altri siti del Trentino - con l'Arena Alto Adige, ovvero lo stadio del biathlon. «Se l'Italia otterrà le Olimpiadi invernali 2026 - ha detto il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher - siamo pronti a fare la nostra parte affinché la parola d'ordine dei Giochi, buona parte dei quali si potrebbero disputare nel cuore delle Dolomiti patrimonio Unesco, sia la sostenibilità».
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