Il presidente del Cio, Bach, ha invitato gli atleti a continuare a prepararsi e, ieri, il presidente del Coni Malagò è stato categorico: «Abbiamo un baluardo da difendere ed è il 24 luglio. Noi abbiamo giurato su un codice etico e il governo giapponese si deve assumere la responsabilità perché se ognuno dice la propria diviene tutto interpretabile e soggettivo». Ma dall’Italia sono giunti i pareri perplessi del presidente della Federnuoto Barelli e di quello della Federbasket Petrucci. «Se non c’è una svolta positiva entro la metà di aprile - ha detto Barelli - è ridicolo parlare di Olimpiadi, soprattutto per una questione di pari opportunità tra gli atleti. Noi ad esempio abbiamo molti ragazzi che non si stanno allenando perché ci sono le piscine chiuse». Duro Petrucci: «Dire oggi che si faranno le Olimpiadi è una previsione favolistica».
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