L’Aniene celebra le sue medaglie olimpiche e paralimpiche

L’Aniene celebra le sue medaglie olimpiche e paralimpiche
di Giacomo Rossetti
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 21:25

Sembrava Tokyo 2020, ma in realtà era l’Auditorium di Roma. Si poteva benissimo essere indotti in errore, visto il numero incredibile di medagliati delle scorse Olimpiadi e Paralimpiadi. Tutti accomunati da due colori, il giallo-celeste del Circolo Canottieri Aniene, che ha celebrato i suoi campioni nella Sala Petrassi nell’evento di fine anno. Se l’Aniene avesse costituito uno Stato a sé, sarebbe arrivato cinquantesimo nel medagliere olimpico: numeri pazzeschi. Senza contare che Roberto Mancini, ct dell’Italia campione d’Europa, è socio del Circolo.

Tanti volti di fenomeni, da Nicolò Martinenghi, uno dei simboli del nuovo corso del nuoto azzurro, fino a Caterina Banti, oro nella vela (categoria Nacra 17) ai Giochi Nipponici.

E poi c’era lei, la Divina: Federica Pellegrini, reduce dal suo ritiro definitivo dal nuoto, ha condotto la serata insieme a Jacopo Volpi. “Che avrei smesso era nell’aria, che mi sarei sposata un po’ di meno”, scherza Federica, che esclude un ritorno di fiamma per gli Europei di Roma 2022: “Me li vedrò da spettatrice, per quanto siano stati sempre un grillo nella testa. Ho il ricordo di Roma 2009, la settimana più bella della mia vita, chi c’è stato si ricorda un’atmosfera incredibile”. Nella carriera della Pellegrini da grandi sconfitte sono derivate grandi vittorie: "Ho amato tantissimo questo sport, forse negli ultimi mesi un po' di meno”. Quell’ultimo tuffo agli Assoluti di Riccione ormai è entrato negli Annali: “Mi sono venute in mente le persone fondamentali che mi hanno accompagnato in tutti questi anni. Ho finito vincendo, per l'Aniene”.

Essere nominati soci onorari di un Circolo così prestigioso è un privilegio raro, ed è un onore toccato a Caterina Banti: “Sono orgogliosa di questo riconoscimento – ammette commossa Caterina – Mi sento che ho ancora tantissime cose da imparare, da fare, e soprattutto da dare al Circolo Aniene. Quindi dico: ad maiora, e un passo alla volta verso il futuro”. Il futuro per Banti, e per il suo compagno Ruggero Tita, vuol dire Parigi 2024: “Vogliamo andarci e tornare con un’altra medaglia”. Sempre socio dell’Aniene, ma per meriti sportivi, è divenuto Nicolò Martinenghi: “Un’ulteriore soddisfazione in quello che finora è il miglior anno della mia carriera”, esulta il varesotto.

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