Vettel ed Hamilton, i mea culpa non bastano a cancellare le tensioni

Vettel ed Hamilton, i mea culpa non bastano a cancellare le tensioni
di Claudio Russo
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Venerdì 7 Luglio 2017, 10:47
Si è parlato molto di aria fritta, cioè del nulla, alla vigilia del GP d'Austria. Ma l'argomento era bollente e si doveva cercare di capire qualcosa di più dell'incidente fra Hamilton e Vettel a Baku e soprattutto delle sue conseguenze. Se analizziamo attentamente le parole dei due piloti, però, ci si rende conto che Lewis e Sebastian, al di là delle loro dichiarazioni, sono rimasti entrambi sulle proprie posizioni.
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Il tedesco pensa sempre che il rivale si sia comportato maniera pericolosa e fraudolenta, l'inglese insiste sul fatto che non ha usato i freni, evitando di ammettere che ha rallentato in maniera sproporzionata alla ripartenza dietro la safety car. Comunque hanno detto che lunedì dopo la gara si erano sentiti al telefono e che si erano spiegati, che la stima fra loro è rimasta intatta e che continueranno a battersi con tutte le loro forze per il Mondiale. In sostanza Vettel ha ripetuto quello che aveva scritto dopo l'incontro con i dirigenti FIA a Parigi: «Sono rimasto sorpreso dalla scarsa velocità della sua Mercedes e ho avuto una reazione eccessiva dopo il leggero tamponamento. Ho rivisto le immagini di quanto era accaduto. Dalla macchina avevo avuto una prospettiva diversa alla realtà: ho preso una decisione sbagliata affiancandomi a lui quando ho colpito la gomma della sua monoposto. Credevo che avesse frenato di colpo. In gara mi hanno dato una penalità e ho perso una potenziale vittoria. Ma non voglio pompare la questione più di quanto sia stato già fatto. È nostro diritto che quanto ci siamo detti resti fra di noi. Ho sbagliato, ho chiesto scusa, ma questo non annulla quello che ho fatto. Potessi tornare indietro non lo rifarei». Hamilton ha ripetuto quasi ossessivamente la sua difesa, ribadendo di non aver frenato e ha attaccato la decisione della FIA di non aver ulteriormente punito Vettel: «Per me è una questione finita, ma con tutto il rispetto Jean Todt dovrebbe essere qui seduto vicino a noi per rispondere ad alcune domande. Ad esempio perché dopo l'udienza in Francia, non è cambiato nulla». Lewis quindi auspicava un'ulteriore punizione per Sebastian. Nonostante ciò anche lui è stato conciliante con l'avversario: «Non credo che le relazioni tra me e Sebastian cambieranno. Ho ancora un grande rispetto per lui come pilota». E come uomo? Una cosa è certa: la sfida in pista sarà molto, molto accesa.
In tv: oggi le prove libere, diretta ore 10 e 14 su Sky Sport F1 e RaiSport.