Superbike, Laguna Seca parla italiano: Marco Melandri e Niccolò Canepa davanti

2 Minuti di Lettura
Sabato 28 Settembre 2013, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 17:24
Laguna Seca parla italiano. questo il verdetto del cronometro dopo la prima giornata di prove della Superbike sull'iconico tracciato americano. La classifica dei tempi aveva indicato Marco Melandri e Niccolò Canepa al secondo posto rispettivamente nella FP1 e Q1, ed i due piloti azzurri occupano le prime due posizioni al termine della Q2, decisiva per l'accesso alla Superpole di domani mattina (ore 20 italiane).



Ad avere la meglio è stato il ravennate, autore di un 1'23.775 (unico a scendere sotto 1'24 insieme allo stesso Canepa, staccato di un decimo) e costantemente tra i primi nei tre turni fin qui disputati. “Macio” ha dichiarato di “non aver voglia di pensare, solo di attaccare” alla vigilia del terzultimo GP della stagione, con 33 punti da recuperare al capo-classifica Tom Sykes. Quest'ultimo non ha comunque dato segni di cedimento, occupando la terza posizione provvisoria (+ 0.378).



“Credo che sarà un finale di stagione entusiasmante, con il titolo che si deciderà probabilmente solo all'ultima gara – ha aggiunto Melandri – Dalla mia posizione, non si possono fare strategie. Devo giocarmi al meglio le carte in Superpole, fin qui il nostro punto debole, per potermela giocare offensivamente in gara. Qui a Laguna Seca la BMW va abbastanza bene, non soffriamo dei soliti problemi di aderenza perché si dà poco gas a moto piegata. Ho un buon passo, ma credo che saremo i soliti quattro o cinque piloti in cima al campionato a giocarcela, senza che nessuno riesca a scappare. Sarà interessante, perché non ci sono molti punti dove sorpassare”.



Leggermente più attardati, Sylvain Guintoli (+ 0.528) e Chaz Davies (+ 0.559) hanno piegato di misura la wild-card Danny Eslick, che ha sorpreso pubblico e addetti ai lavori sulla Suzuki del team di Michael Jordan. I distacchi rimangono comunque ridotti: i primi undici piloti sono racchiusi in soli otto decimi.



In settima posizione, Davide Giugliano precede Eugene Laverty (unico a girare su tempi pressoché invariati rispetto alla Q1), Leon Haslam, Ayrton Badovini e Jules Cluzel sono a otto decimi dalla vetta. Un decimo più lento, Toni Elias, nonostante un problema al motore, si è portato davanti a Marc Aitchison, Roger Hayden e Michel Fabrizio, ultimo a qualificarsi per la Superpole.