UNA SCELTA DIFFICILE
Tornare e confermarsi ad alto livello a quasi tre anni dall'ultima gara - nel 2012 a Magny Cours, dove vinse rocambolescamente il mondiale per mezzo punto - potrebbe dare adito ripensamenti, se non addirittura rimpianti. Una scelta chiara e decisa, quella di Biaggi, ma non per questo facile. «Soprattutto il primo anno, quando ho visto le prime gare dall'esterno, una prospettiva inusuale per me - ha raccontato il romano, passato al ruolo di commentatore con Mediaset - È difficile fare a meno della routine alla quale ero abituato. Cadalora mi aveva avvertito: “mi svegliavo e cercavo il casco, per poi capire che ero nel letto di casa”. È tutto vero». Forse anche per questo, Biaggi ha continuato a macinare chilometri con le due ruote. Inizialmente con il supermotard, ma le sirene della velocità lo hanno presto sedotto e riportato ai templi della velocità. Inizialmente per qualche test occasionale con la MotoGp, e poi come collaudatore a tempo pieno per Aprilia, Casa con la quale ha vinto cinque dei suoi sei titoli mondiali. L'appetito vien mangiando e, lentamente quanto inesorabilmente, Biaggi ha deciso di tornare “Max” per una volta. «L'idea è nata alla fine dell'anno scorso, ma la conferma definitiva è arrivata solo dieci giorni fa» ha raccontato. Quasi un secondo debutto, visti i quasi mille giorni dall'ultima bandiera a scacchi. «Ma nel 1991 ero molto più teso - ha confessato - Non sapevo cosa aspettarmi, era tutto nuovo. Ora sono più consapevole ed esperto, anche se, a volte, questo può rappresentare un freno». Ad attenderlo nei box, la fedele compagna di tante avventure - l'Aprilia RSV4 - che però, quest'anno, ha dovuto rifarsi il look per adattarsi ad un regolamento tecnico più vicino al prodotto di serie. «Ne hanno castrato le prestazioni - ha osservato Biaggi - Ora è meno veloce e meno facile da mettere a punto. Il fatto che Aprilia abbia deciso all'ultimo di continuare con la SBK è un alibi vero, ma intanto Kawasaki e Ducati ne hanno approfittato». Biaggi avrà comunque occasione di prendersi la rivincita. Manca solo l'ufficialità, ma il romano disputerà un'altra gara wild-card nel GP di Sepang (2 agosto). «Sarebbe la ciliegina sulla torta - ha detto - Questo è stato un rodaggio per me. Non voglio darmi un voto ma so che, se continuassi a correre, mi avvicinerei ancora». Quando si nasce piloti, lo si resta per sempre.