Valencia, vince Morbidelli ma Mir è campione del mondo

Joan Mir
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Domenica 15 Novembre 2020, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 15:51

Il campione del mondo che non t'aspetti e un'altra gara capolavoro targata Franco Morbidelli che ora può davvero guardare al futuro da protagonista. È la fotografia da portare a casa in attesa di tempi migliori per l'Italmoto che nonostante la gioia per il terzo trionfo in MotoGp del pilota romano deve assistere per il nono anno consecutivo al successo iridato di un iberico nella top class, il 23enne venuto da Maiorca Joan Mir. La Spagna migliora il record stabilito nel 2019: la prima nazione rivale è l'Italia, che con Giacomo Agostini ha vinto in 7 anni consecutivi dal 1967 al 1972. Da dimenticare poi la gara di Valentino Rossi solo dodicesimo e Andrea Dovizioso, ottavo.

Nel 100° anniversario della sua storia, la Suzuki può così festeggiare un Mondiale nella Motogp grazie alla capacità tattica di Mir bravissimo a sbagliare poco e ad accumulare punti. Un modo di interpretare le corse che con una sola vittoria nell'anno anomalo per via del Coronavirus e dell'infortunio a Marc Marquez lo ha portato a trionfare nel campionato anche grazie al settimo posto ottenuto nella penultima corsa del campionato a Valencia. «Incredibile - le prime parole da campione del mondo di Mir festeggiato dopo il podio dalla giovanissima mamma - Non ho parole per descrivere quello che sto sentendo adesso. Si tratta di qualcosa che per quello che ho fatto e ho voluto realizzare nella mia vita è un sogno, un sogno diventato realtà.

Non riesco a piangere o a ridere, è un mix di emozioni diversissime. Sono davvero felicissimo. Non ci posso credere. Quando insegui tutta la vita un sogno - ammette il pilota spagnolo della Suzuki - e poi accade…non mi capacito ancora di quello che è successo. Ho bisogno di tempo, mi devo un attimo rilassare. Mi sono seduto un attimo prima per capire cosa sta succedendo intorno a me». Sul podio dietro a Morbidelli l'australiano Jack Miller su Ducati con cui il pilota romano ha dovuto lottare fino all'ultimo, terzo lo spagnolo Pol Espargaro su Ktm.

«Sapevo - ricostruisce Morbidelli - che Jack sarebbe arrivato, nell'ultimo giro è arrivato e mi sono detto che avrei provato a fare di tutto per vincere. Il duello è stato pulito e sportivo, proprio bello. Non so quante volte ci siamo superati all'ultimo giro. Sono riuscito a vincere ma anche Jack è stato davvero incredibile. Il passo che abbiamo entrambi mantenuto è stato impressionante. Congratulazioni al team e a Jack. Peccato aver perso il campionato - ammette Morbidelli - ma abbiamo fatto un lavoro impressionante. Questa è dedicata a Manolo, il mio amico, perché è il suo compleanno».

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