Il campione del mondo si è detto »contento perché sapevo che sul giro secco Yamaha e Suzuki erano forti. L'obiettivo era la prima fila, sarà una gara lunga perché sia le gomme che il fisico soffrono«. La carta a sorpresa l'ha giocata Francesco 'Peccò Bagnaia, quarto. È sua la migliore delle Ducati, seguita da quella di Jack Miller (poi scivolato alla curva 11 negli ultimi secondi della sessione) e dalla LCR Honda di Cal Crutchlow. Una seconda fila inattesa, dove mancano nomi altisonanti. A cominciare dai piloti del Team Ducati. Le Rosse ufficiali sono rimaste nelle retrovie. Andrea Dovizioso - incappato in una scivolata alla curva 2 all'ultimo giro - partirà dalla terza fila, con l'ottavo tempo, dietro Pol Espargaro (KTM).
Il forlivese sperava di partire dalla seconda fila «sarebbe stato perfetto - ha dichiarato - ma nel pomeriggio non avevo gran feeling. Non male, invece, il nostro passo. Come al solito, quando le gomme hanno poco grip riusciamo a essere più veloci rispetto agli avversari. Però non siamo ancora riusciti a capire la gomma e il feeling non c'è ancora, soprattutto sull'anteriore».
Oltre all'incognita gomme Dovizioso teme il caldo: «Credo che nessuno sia davvero pronto per quello che ci aspetta. Il caldo qui è incredibile, assurdo. Però, almeno la spalla sta benissimo». Sta molto male, invece, quella di Alex Rins (Suzuki) che è caduto nel finale, uscendo di pista molto dolorante. Gli esami hanno evidenziato almeno una lussazione e altri traumi e lo spagnolo domani non potrà gareggiare. Danilo Petrucci non è riuscito nemmeno ad entrare nella Q2 ed ha chiuso con un deludente quattordicesimo posto. Decimo scatterà Franco Morbidelli (con l'altra Petronas Yamaha), davanti alla Yamaha ufficiale di Valentino Rossi.
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