Moto Gp, Bagnaia: «Voglio un altro Mondiale. Bastianini in Ducati? Una buona atmosfera al box fa la differenza»

Il campione del mondo: «I test sulla nuova moto sono positivi. Rivincere è possibile»

Moto Gp, Bagnaia: «Voglio un altro Mondiale. Bastianini in Ducati? Una buona atmosfera al box fa la differenza»
di Sergio Arcobelli
4 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Gennaio 2023, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 09:04

Il trionfo mondiale della MotoGP di Bagnaia in sella alla Ducati è stata una delle pagine più emozionanti del 2022. Ma il pilota di Chivasso punta a riconfermarsi il più forte anche in questo 2023. Dopo aver concluso un anno magico con la proposta di matrimonio alla sua Domizia nella notte di Natale, Pecco si sta godendo gli ultimi giorni di ferie alle Maldive, dove curiosamente ha incrociato Federica Pellegrini. Una che di titoli mondiali, ma nel nuoto, se ne intende.

Pecco, ha metabolizzato il suo trionfo?
«Piano piano sto iniziando a capire la portata dell'impresa.

Anche se ho avuto poco tempo libero per godermelo. Insomma, ci vorrà un po'. Ma una cosa è certa: sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto con Ducati. Abbiamo fatto qualcosa di grande».

Quando vede a fianco al suo nome la scritta campione del mondo', cosa pensa?
«Che suona bene!».

In un post su Instagram ha rivelato il suo amore per la Rossa.
«Nel 2018 ho firmato un biennale con Pramac, la squadra satellite Ducati. L'arrivo nel team ufficiale nel 2021 è stato il primo tassello del mosaico di una promessa fatta tanto tempo fa: ovvero che saremmo diventati campioni del mondo insieme».

Cos'è la Ducati per lei?
«È sempre stata un mio pallino. Dalla prima volta che ho sentito il rumore della frizione a secco della 996 di mio zio Claudio. Il rosso fa parte di me e abbiamo scritto la storia più bella di sempre».

Il Pecco che esordiva nel motomondiale com'era?
«Quando ho debuttato nel 2013 ero immaturo, ero molto più bambino. La vedevo un po' come una favola. C'è voluto del tempo per capire».

Per capire che cosa?
«Che devi dedicare anima e corpo alla preparazione di un weekend di gara. Correre è come un lavoro, quindi serve concentrazione».

Sarà stato difficile mantenerla nel fine settimana di Valencia...
«Sì, ho sentito il peso di dover vincere a tutti i costi e tutto il weekend è stato complicato. La gara, poi, è stata la più difficile dell'anno, forse della mia carriera. I primi due giri sono serviti per fare in modo che Fabio (Quartararo, ndc) non avesse la possibilità di vincere. Quando ho perso l'aletta nel contatto con lui ho faticato a trovare il ritmo. Non capivo cosa stesse succedendo perché non sentivo il grip. Speravo solo che finisse il prima possibile».

La prima cosa che ha pensato all'arrivo?
«Ho solo pensato che ce l'avevamo fatta. Che l'obiettivo era portato a termine. Che il sogno era compiuto. E' stato bellissimo».

Quella Valencia che sedici anni fa la fece arrabbiare, stavolta è diventata il luogo del sogno. Ci pensa mai?
«Sì, ci rimasi male per la caduta di Vale che perse il titolo 2006 all'ultima gara. Il Mondiale dà e toglie».

Lei lo ha tolto a Quartararo, che sembrava irraggiungibile a un certo punto.
«Sì, quando mi sono ritrovato a -91 punti dopo la caduta al Sachsenring ero triste e arrabbiato. Ho pensato di non poter vincere. Ma è durato poco, un'ora o forse due. Da lì è scattato uno switch mentale. Ed è iniziata la rimonta».

Nessuno aveva vinto un mondiale con cinque zero in classifica. Cosa vuol dire?
«Significa che siamo stati tanto bravi, ma vincere così è stata tosta. Se potessi, tornerei indietro per soffrire di meno».

La vittoria più importante della stagione?
«Silverstone è stata una delle più belle, in Malesia la più significativa».

Siamo appena entrati nel 2023. E' pronto a difendere il titolo?
«Ho avuto sensazioni positive ai test sulla moto versione 2023 (verrà presentata a Madonna di Campiglio dal 22 al 24 gennaio, ndc). Sappiamo che il potenziale è alto e proveremo a fare il bis».

Avrà un nuovo rivale al box: Enea Bastianini.
«Sarà importante non litigare tra noi...Penso che la serenità sia al centro di tutto nel nostro mestiere. Nel 2022 l'atmosfera al box con il mio compagno di squadra Jack Miller era buona e questo ha fatto tanto la differenza».

Con Quartararo, invece, che rapporto c'è?
«È importante nel Motorsport riconoscere il valore degli altri. Lui è stato il primo a fermarsi a Valencia e a farmi i complimenti. Con Fabio c'è enorme rispetto ed è la cosa giusta».

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