Foggia: «Da Palestrina in cima al mondo, a Brno ho dimostrato il mio valore»

Foggia: «Da Palestrina in cima al mondo, a Brno ho dimostrato il mio valore»
di Flavio Atzori
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Martedì 11 Agosto 2020, 09:30
Il sorriso verace, pulito, di chi ha l’argento vivo indosso, si contrappone alle lacrime del giorno prima sotto il casco. Il senso più profondo però, rimane immutato. Dietro quel sorriso che gli fa brillare gli occhi, c’è una prima vittoria mondiale conquistata dopo anni di promesse e di attese. Perché fin dal suo esordio mondiale, questo ragazzo di Palestrina aveva le stimmate del predestinato. Eppure, i primi due anni alla corte del team VR46 di Valentino Rossi non avevano portato a quel salto di qualità che ci si attendeva. Dennis però, era «uno di quelli buoni» a sentir parlare chi lo aveva cresciuto dentro e fuori il Paddock. Serviva solo trovare la giusta alchimia. Domenica, il “rocket” è esploso, conquistando di forza e talento la sua prima affermazione mondiale.
A Brno la tua prima vittoria. Un successo da pilota maturo.
«Sono davvero felicissimo, con questa vittoria mi sono levato un po’ di sassolini dalla scarpa, alcune insicurezze che avevo maturato. È stata una gara davvero dura, però mi sentivo veloce. A metà corsa mi sono messo in testa al gruppo ed ho spinto fino alla fine. In queste condizioni non hai riferimenti, sembra che la corsa non finisca mai. Quando all’ultimo giro mi ha passato il giapponese Ogura mi son detto “se non lo ripassi subito oggi non vinci”. L’ho infilato immediatamente, anche perché la mia gomma era al limite. Quando all’ultima curva ho visto che ero in testa, ho iniziato a gioire. Avevo vinto, lo sapevo».
Questa è una vittoria che ti ripaga di anni difficili. Cosa è cambiato con il passaggio al team Leopard?
«Con il team precedente non ci siamo trovati benissimo, son cose che possono capitare. Avevo bisogno di cambiare aria. Ora, con questi tecnici mi sento perfettamente a mio agio. Poi c’è il bel rapporto nato con Christian Lundberg (il capo tecnico del team Leopard nda). Siamo entrambi romani, e si è instaurato subito il giusto feeling».
Dalla vittoria mondiale, torniamo indietro nel tempo. Come nasce la passione per le moto?
«Avevo quattro anni quando mio padre mi fece provare in un parcheggio di un supermercato una minimoto. Mi piaceva ma, causa trasferimento e... furto, avevo dovuto accantonare quella passione per qualche anno. Devi sapere che mio padre però, frequentava una palestra di Boxe ai Castelli, e spesso l’accompagnavo. Un giorno, lungo il tragitto vidi un piccolo negozietto che vendeva minimoto. In quel momento si è riaccesa la scintilla: feci di tutto per farmela comprare di nuovo. E sai cosa? Durante delle prove in un parcheggio vicino casa, arrivò una persona che mi indicò una pista di kart e minimoto non lontana. Da quel momento non sono più sceso».
Hai altre passioni oltre le moto?
«Mi piacciono molto le macchine con la giusta cavalleria. Il calcio? Si, sono un tifoso della Lazio. Quando posso la seguo anche dal vivo, allo stadio. Sono stato spesso loro ospite e conosco anche Enrico Lotito (figlio del presidente nda)».
Domenica scorsa Palestrina è stata il centro del mondo in Moto3. Amici e familiari dove hanno seguito questa prima vittoria?
«Abbiamo un piccolo fan club, un luogo di ritrovo, ma a causa della pandemia da Covid lo abbiamo dovuto chiudere temporaneamente. Così, alcuni amici più intimi si sono radunati a casa con mia mamma per vedere la gara. Direi che questa soluzione ha portato fortuna».

L'IDENTIKIT
Classe 2001, tre anni fa vinse il Mondiale junior

Nato a Roma il 7 gennaio 2001, Dennis Foggia da Palestrina è fra i prospetti più promettenti delle due ruote. Comincia a correre in minimoto all’età di 6 anni, passando tutte le selezioni per partecipare ai campionati nazionali Mini GP ed al Campionato Italiano Velocità. Nella categoria da 80 cc si prende la prima posizione in classifica, mentre in Pre Moto3, nel 2014 giunge terzo. I tempi sono maturi, e nel 2015 passa alla Moto3 conquistando il quinto posto come pilota ufficiale RMU. Il talento c’è, ed allora l’anno seguente passa nelle fila dello Junior Team SKY VR-46 Riders Academy. Nel 2017 si laurea campione del mondo Junior, guadagnandosi di diritto un posto nel team SKY-VR46 nel mondiale Moto3 con la KTM. Due anni tra alti e bassi lo portano a prendere la decisione di legarsi con il team Leopard. Una nuova avventura con un nuovo team ed una moto differente come la Honda. Alla quarta gara, a Brno, conquista la sua prima vittoria mondiale.
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