Il miglior tempo in qualifica è altro dall'essere il più veloce alla fine dei 25 giri della gara, ma la pole è comunque una bella rivincita di Quartararo, il cui approdo tra i grandi aveva suscitato polemiche perché ritenuto prematuro: «Mi dicevano che era troppo presto per passare in MotoGP, credo di aver fatto bene» ha sorriso lui dopo il suo exploit.
Il talento gli è sempre stato riconosciuto, fin dal 2013, quando a soli 14 anni vinse il CEV Moto3, campionato spagnolo di velocità. Nel 2015, per permettergli di partecipare al mondiale Moto3 sin dalla prima gara, fu addirittura coniata una regola ad hoc poiché non aveva ancora compiuto 16 anni. Eppure le due stagioni non eccezionali in Moto2 avevano rischiato di appiedarlo. Oggi Jerez era ombreggiata dalle nuvole. «Domani, se ci sarà il sole, sarà tutta un'altra pista - la previsione di Marquez - La prima fila è importante, per la gara mi sento pronto». Di «incognita Marquez» parla Dovizioso. Per il forlivese «le condizioni meteo e le temperature faranno la differenza. Sicuramente il mio feeling è migliore rispetto all'anno scorso». «Nel corso del mio miglior giro ho avvertito una vibrazione improvvisa al posteriore ed ho rischiato di cadere – spiega Petrucci - Però sono contento del feeling con la moto. Partire dalla settima posizione renderà il mio compito leggermente più difficile, ma sono ottimista». Sfortunato Andrea Iannone. Il pilota Aprilia è incappato in una brutta scivolata alla curva 11 nelle prime fasi delle FP4. Le radiografie non hanno evidenziato fratture, ma è stato dichiarato «unfit to race» complice il forte dolore al piede sinistro. Se sarà al via, partirà ultimo.
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