TESTA AL CAMPIONATO
Nello stesso tempo la seconda gara di campionato chiederà alla Scuderia di rispondere a tutti gli interrogativi sorti dopo la sconfitta in Australia. Le deludenti prestazioni della SF90 sono state casuali, determinate da fattori ambientali e dal tipo di circuito o esistono uno o più problemi legati a meccanica, aerodinamica o motore? E soprattutto, in officina gli uomini di Mattia Binotto hanno scoperto i rimedi per ribaltare la situazione nel breve periodo a disposizione? Un’autentica prova del nove aspetta Vettel e Leclerc in una pista dove la Ferrari in 15 edizioni ha vinto sei volte, dal 2004 con Schumacher, Massa (2), Alonso e negli ultimi due anni per merito di Sebastian che nel 2018 aveva conquistato anche la pole position.
Toto Wolff, dominatore con la sua Mercedes in Australia, si aspetta una reazione: «Raccogliere 44 punti nella prima gara è stato un risultato fantastico. Non avremmo potuto chiedere un inizio migliore. Ma la sfida è appena cominciata: la Ferrari farà tutto il possibile per contrattaccare. Anche la Red Bull avrà qualcosa da dire. Avevamo visto il potenziale del pacchetto Ferrari a Barcellona, quindi ci aspettiamo che tornino forti GIà in Bahrain, con Verstappen e Gasly in grado di lottare al vertice».
QUI MARANELLO
Binotto, che certamente ha trascorso giorni molto impegnativi alla vigilia della partenza per il Bahrain, è stato chiaro: «Dopo il test di Barcellona eravamo soddisfatti. Il risultato di Melbourne non ha modificato il nostro approccio. Dobbiamo estrarre tutta la potenzialità della nostra macchina. Da venerdì dovremo dimostrare di aver capito e gestito le aree di debolezza emerse in Australia. Ci aspettiamo di vedere l’effetto delle correzioni che abbiamo apportato, anche se siamo consapevoli che i nostri avversari saranno ancora una volta molto forti. Ma non vediamo l’ora di scendere in pista e confrontarci con loro. La macchina deve essere il più veloce possibile, tutto il resto viene dopo».
Vettel è stato cauto e non ha fatto pronostici, ha parlato soltanto delle insidie del circuito di Sakhir che per vento e sabbia crea sempre qualche difficoltà, richiede molta precisione, buone frenate e un grande trazione. Un po’ più sbilanciato Leclerc: «Il tracciato del Bahrain mi piace molto, una pista nella quale ho gareggiato in F2 e ho raccolto subito delle soddisfazioni. Nella scorsa stagione è stata un po’ più dura con la Sauber, ma ero solo agli esordi della mia carriera di F1 e disponevo di una vettura che non era proprio competitiva. Quest’anno non vedo l’ora di scendere in pista con la Ferrari: voglio portare a casa un buon risultato».
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