Ferrari, voti alti nei test di Montmelò

Vettel
di Claudio Russo
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Sabato 2 Marzo 2019, 11:30
 Vicini, vicini. Ferrari e Mercedes hanno concluso quasi alla pari la «8 giorni»di test nel circuito di Montmelò. Il miglior tempo assoluto di queste prove invernali di Vettel con 1’16’’221, ottenuto sotto gli occhi del presidente John Elkann che ha voluto sostenere la squadra, ma Hamilton con una zampata finale si è portato a soli 3 millesimi dal tedesco. Ora tutti, chi più, chi meno, sono pronti per il Mondiale 2019 che si aprirà con le due sessioni di prove libere venerdì 14 a Melborne e con il GP d’Australia domenica 17. Undici squadre con ambizioni e speranze di diversi livelli, con l’impressione, visti i risultati di questi giorni, che i top team siano sempre i favoriti, ma non sono escluse le sorprese e sembra che il gruppo medio basso sia leggermente migliorato. 
MERCEDES 9 
Ha dominato gli ultimi 4 campionati e non pare avere esaurito la fame di successi. Come in precedenza Hamilton e Bottas hanno eseguito i loro programmi, senza rilevare troppi problemi. Loro e altri colleghi sostengono che «la Ferrari sia più forte». Forse per scaramanzia e soprattutto perché caricare un avversario di responsabilità è il modo migliore per creare una pressione quasi sempre dannosa. Un solo stop, mercoledì, per il finlandese, ma i tecnici della Stella d’Argento hanno fatto vedere che in una sola settimana hanno praticamente rivoluzionato l’aerodinamica della W10.
FERRARI 8,5 
E’ stato il neo team principal Binotto a chiarire ieri i suoi pensieri: «Sono contento che Hamilton pensi che noi siamo più forti. Ma lo sono anche loro. Presumo che saremo molto vicini. La SF90 è molto bilanciata, guidabile e stabile in frenata. Per vincere dobbiamo essere ancora più competitivi. Vorrei vedere una macchina più affidabile. Certo, questo è il punto dolente delle prove concluse: 4 problemi hanno rallentato il lavoro dei piloti: l’incidente di Vettel (sfortunato perché un detrito ha danneggiato una ruota), lo scarico rotto mentre girava Leclerc che era già stato rallentato nella prima giornata per problemi al sistema di raffreddamento e ieri un guasto elettrico che ha stoppato Sebastian. È vero che questi guasti aiutano a correre ai ripari, ma così la Ferrari ha fatto molti km in meno della Mercedes.
RED BULL  7,5 
Come al solito il progettista Adrian Newey ha disegnato una vettura estrema. E non sono mancate le difficoltà per l’incidente di Gasly ed altri inconvenienti come la power unit che vibra troppo. Verstappen non è apparso contento. 
RENAULT 7 
Progressi evidenti, in particolare con il miglioramento della power unit. I francesi sono convinti di avere recuperato una parte del gap dai migliori.
MCLAREN, ALFA ROMEO, HAAS, TORO ROSSO 6,5 
Quattro squadre in crescita, dovrebbero animare le gare a centro gruppo con qualche possibile podio. L’Alfa che ha riportato un italiano in F1, Antonio Giovinazzi e può contare sull’esperienza di Raikkonen potrebbe essere la spina nel fianco dei pari merito.
RACING POINT, WILLIAMS 5 
L’ex Force sembra avere perso smalto. Perez è sempre una garanzia, Stroll , invece, è più discontinuo. I soldi servono ma non bastano per puntare in alto. La nobile decaduta di Grove continua ad annaspare, non dispone di molti mezzi. Peccato perché il rientro di Kubica meritava un premio.
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