Dal mondiale di F1 all’Academy
la Rossa sceglie la linea verde

Dal mondiale di F1 all’Academy la Rossa sceglie la linea verde
di Claudio Russo
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Giovedì 28 Gennaio 2021, 07:30

Ieri c’era parecchia gente che, nelle strade che contornano il circuito di Fiorano, è rimasta ferma per ammirare il debutto di Carlos Sainz alla guida della SF71H. La passione per il Cavallino, malgrado una serie di stagioni deludenti, soprattutto l’ultima, non tende al ribasso. Del resto fare il tifo per la Scuderia è da sempre una forma di fede. Anche se non sono mancate le critiche alla gestione della squadra. L’ingaggio del bravo pilota spagnolo e la linea verde adottata dalla Ferrari ha suscitato consensi e alimentato speranze già per quest’anno e per il futuro, pur essendo consapevoli che la strada per avvicinare i rivali più forti è lunga e in salita.
Dopo aver completato più di 100 giri, più o meno come Leclerc, Carlos è apparso emozionato: «Credo - ha commentato - che non dimenticherò mai questa giornata. Quando sono arrivato e ho visto la Ferrari con il mio numero 55 mi sono quasi commosso e lo stesso è accaduto durante il primo giro. Sono molto soddisfatto. Siamo riusciti a completare il programma, familiarizzare con tutti: dai tecnici ai meccanici, dal volante alle procedure che sono un po’ diverse rispetto alle vetture che ho guidato sin qui. È stato molto bello anche poter avere a fianco mio padre. Meglio di così non potevamo cominciare».
COPPIA DEL FUTURO
Sainz jr, accoppiato a Leclerc, è una garanzia. Il pilota di Madrid sarà certamente di stimolo per Charles, cosa che Vettel non era riuscito a fare, perché si tratta di un puledrino di razza. Debutto in F1 con la Toro Rosso nel 2015, confermato per l’anno successivo, poi due stagioni in Renault e altrettante alla McLaren. Ed è sempre andato in crescendo, fino a classificarsi due volte sesto in classifica generale, come ha fatto nel 2020, quando ha battuto il compagno di squadra Lando Norris, considerato da molti uno dei giovani più promettenti. 
SCOMMESSE VINTE
I titolari della Scuderia sono praticamente i leader di una cantera di piloti che l’Academy della Ferrari sta curando dall’inaugurazione nel 2009 che ha contribuito ad allevare piloti come Sergio Perez e lo stesso Leclerc.

Dopo aver allargato la scuola anche in campo femminile con la sedicenne Maya Weug, padre olandese e madre belga (le stesse nazionalità dei genitori di Verstappen...) e residenza spagnola, la pista di Fiorano è servita a svezzare ulteriormente i migliori fra gli allievi dell’Accademia. Lunedì era toccato a Giuliano Alesi, che però è partito a cercare gloria in Giappone, al neozelandese Marcus Armstrong e all’inglese Callum Ilott. Martedì giornata per Leclerc e stamane ancora Sainz che nel pomeriggio sarà sostituito da Mick Schumacher che terminerà i suoi test venerdì mattina, per lasciare la SF71H ancora a Ilott. Poiché si tratta di giovani tutti dotati già di talento e affermati nelle categorie minori, la Ferrari che ha già collocato all’americana Haas il figlio del 7 volte campione del mondo tedesco potrebbe avere problemi di abbondanza di piloti e correre il rischio di far crescere qualche fuoriclasse per una squadra rivale. Pericolo calcolato: gestire il “cartellino” di qualche campione potrebbe rendere economicamente come ha fatto, per esempio, il Barcellona nel calcio. Un investimento.

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