L'apertura dell'inchiesta è stata confermata da un portavoce della EFL, che al Telegraph ha parlato di «gravi accuse contro il Watford». «Il club -ha spiegato- è stato contattato formalmente dalla EFL ed è ora tenuto a fornire una risposta completa e dettagliata alle accuse. Dopodiché la EFL prenderà le azioni appropriate sulla base dei nostri regolamenti». Il Watford, contattato dal quotidiano, pur non negando l'esistenza del documento ha spiegato al giornale che «ci sono due indagini in corso», compresa un'inchiesta interna affidata a uno studio legale indipendente, e che al momento ritiene «inopportuno fare ulteriori commenti». Secondo quanto precisa il quotidiano britannico, non vi è nulla che indichi che Gino Pozzo fosse a conoscenza della falsa lettera bancaria nonostante questa gli abbia consentito di prendere le redini del club.
«Gianpaolo Pozzo e Giuliana Linda respingono ogni addebito».
Lo hanno reso noto attraverso i loro legali, gli avvocati Maurizio Miculan e Giuseppe Campeis, in merito alla notizia apparsa oggi su Il Messaggero Veneto relativa ad accertamenti fiscali della Guardia di Finanza effettuati nei loro confronti in relazione alla residenza estera. «Gianpaolo Pozzo, come sua moglie Giuliana, risiede da anni in Spagna dove ha collocato il centro dei propri interessi economici e famigliari, ed è proprio in Spagna che paga regolarmente le imposte assimilabili a quelle italiane», hanno aggiunto i legali in merito a un'indagine che definiscono «una replica di analoga inchiesta conclusasi 10 anni fa con l'archiviazione perché il fatto non sussiste, fatto che oggi come allora continua a non sussistere». I legali hanno quindi precisato che le contestazioni «afferiscono ad accertamenti basati per lo più su presunzioni di natura fiscale, non traslabili in sede penale, che verranno superate dalle numerose prove oggettive testimoniali e documentali» che produrranno nelle sedi opportune e competenti. «La presenza di Gianpaolo Pozzo in Italia negli ultimi anni - proseguono i legali - è giustificata, oltre che da più che legittimi impegni personali, dal fatto che ha seguito le complesse attività relative alla costruzione del nuovo stadio, in forza di regolari contratti di consulenza con riferimento ai quali ha assolto ogni dovere fiscale di legge. Per dimostrare la regolarità del proprio operato, Gianpaolo Pozzo e Giuliana Linda, tenendo costantemente informata la Procura di Udine, hanno immediatamente attivato il contraddittorio con la competente Agenzia delle Entrate per dimostrare - concludono - l'infondatezza di tutte le contestazioni mosse».
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