Cosa avrebbe potuto garantire oltre il mite Pep ai tifosi bavaresi, già ubriachi di successi? Spettacolo? Gol a grappoli? Record di vittorie consecutive? Non poteva, l'inventore del 'tiki-takà, limitarsi a trasferire il modello barcellonista anche all'Allianz. E basta. Guardiola era chiamato a stupire. Intanto avrebbe dovuto completare il filotto inaugurato dal predecessore Heynckes, aggiudicandosi anche la Supercoppa europea e il Mondiale per club 2013. Detto, fatto. Unico trofeo lasciato per strada, la Supercoppa di Germania, appannaggio del Borussia Dortmund, che invece il Bayern di Heynckes era riuscito a piegare nella finale della Champions, appena un paio di mesi prima. Dalla fine di luglio a oggi, la corazzata di Guardiola è diventata indistruttibile, insuperabile, cominciando a macinare punti in campionato e a schiacciare avversari.
Il prossimo record, dopo avere superato quello di vittorie consecutive nella Champions da campione uscente (10 partite, 30 punti), cui si aggiunge quello strappato all'Amburgo di partite senza sconfitte (erano 36 risultati utili, ma Robben e compagni sono arrivati a 47!), potrebbe stabilirlo ancora una volta in Germania. Il Bayern Monaco, con ben 19 punti di vantaggio sul Bayer Leverkusen (62 contro 43), infatti, può polverizzare l'ennesimo primato che ancora resiste, aggiudicandosi la Bundesliga già alla fine di marzo. Imbattuto da una vita (14 le vittorie consecutive), ai bavaresi basterà conservare l'attuale distacco sulla seconda in classifica, per essere certi di conservare il titolo già la sera del 28 marzo, dopo la partita in casa contro l'Hoffenheim. Se il vantaggio sulla seconda dovesse aumentare, il Bayern potrebbe diventare campione di Germania anche prima, visto che il mese prossimo giocherà sei
volte in campionato e dunque può totalizzare 18 punti. La scorsa stagione, i campioni d'Europa e del mondo in carica si era assicurati il titolo, sempre di 28, ma ad aprile. Guardiola, però, era ancora a New York.
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