Grecia, il presidente del Paok irrompe in campo con una pistola: campionato sospeso

Grecia, il presidente del Paok irrompe in campo con una pistola: campionato sospeso
di Redazione Sport
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Lunedì 12 Marzo 2018, 14:24 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 12:15
Ci risiamo, campionato sospeso fino a data da destinarsi. In Grecia è diventata quasi una costante, visto il perenne ripetersi di episodi di violenze varie legate al calcio. Questa volta lo stop deciso dal Governo del Premier Tsipras è stato deciso dopo che il presidente-padrone del Paok Salonicco, il russo Ivan Savvidis (evidenti le sue origini elleniche), è entrato in campo dopo il gol annullato al 91' alla sua squadra, impegnata contro l'Aek, con tanto di pistola ben visibile nella fondina. Era anche scortato da due bodyguard che si sono dirette con fare minaccioso verso l'arbitro. Ora Savvidis è ricercato dalle forze dell'ordine assieme ad altri quattro persone. È pensabile che si farà rintracciare e poi interrogare, e ribadirà la teoria che la sua squadra è perseguitata. L'ha già esposta quando, nel corso di questo campionato, il Paok ha avuto partita persa a tavolino dopo che il big match del torneo contro l'Olympiacos non è stato disputato dopo che un oggetto volato dagli spalti aveva colpito in volto il tecnico del team del Pireo Oscar Garcia, andato letteralmente Ko. I precedenti sono numerosi, basti pensare al novembre del 2016 quando la federcalcio greca aveva deciso di sospendere tutti i campionati nazionali dopo l'incendio doloso all'abitazione di Georgios Bikas, presidente dell'associazione arbitri della Grecia.

Mesi prima, a marzo dello stesso anno, a sospendere il campionato era stato il governo dell'epoca dopo gli incidenti tra tifosi e polizia avvenuti durante la semifinale dei Coppa di Grecia tra Paok e Olympiacos (ancora loro), che a cinque minuti dalla fine avevano causato l'interruzione della partita, poi non più ripresa.
Prima ancora c'erano state altre tre sospensioni del torneo, decise a causa di episodi di violenza, come quello del settembre 2014 per la morte di un tifoso o, a novembre dello stesso anno, per l'aggressione ad un arbitro. Nel 2015 c'erano stati i violentissimi scontri tra i tifosi del Panathinaikos e le forze dell'ordine in occasione di un derby di Atene tra i verdi e l'Olympiacos. Il tutto a causa di un problema endemico, quello della violenza nel calcio ellenico, che non si riesce a sradicare, anche per il fatto che molte tifoserie (Paok in primis) sono convinte che federcalcio e Olympiacos, ovvero il club più ricco del paese (è una polisportiva che spende fior di soldi anche nel basket) abbiano creato un sistema che manipola i risultati delle partite e corrompe arbitri e dirigenti. Come dire una sorta di Calciopoli in salsa ellenica che durerebbe tuttora. Di sicuro però così non si può andare avanti, e infatti Fifa e Uefa hanno fatto sapere di appoggiare la decisione di fermare il campionato.
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