Gibilterra, anche il Lincoln entra nel calcio dei miracoli. Nei preliminari Champions ha battuto il Celtic Glasgow

Gibilterra, anche il Lincoln entra nel calcio dei miracoli. Nei preliminari Champions ha battuto il Celtic Glasgow
di Matteo Sorio
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Giovedì 14 Luglio 2016, 09:54
LA STORIA
ROMA Mani in alto: segna Lee Casciaro, piedipiatti (pardon) e piede fine. Ultime dal reparto del calcio mignon, il Celtic campione di Scozia è multato da un attaccante-poliziotto del Lincoln Red Imps FC, orgoglio di Gibilterra, avamposto di 33 mila abitanti ammesso all'Uefa nel 2013 a 118 anni dalla nascita del proprio campionato (1895). Il festival 2016 dei popoli alla riscossa pesca un'altra data, 12 luglio, su cui costruire leggenda. Il cilindro è l'andata del secondo turno preliminare di Champions e da lì salta fuori una nuova emozione stile Islanda, Galles, Leicester. È l'emozione del Lincoln, cinque professionisti sugli 11 titolari e gli altri occupati a guadagnarsi il pane lontano dal campo. «Totally embarrassing», del tutto imbarazzante. In Scozia, aspettando il ritorno a Glasgow, l'hanno presa così. L'Europa degli scarpini la prende invece come l'ennesimo assist per divertirsi con la lente d'ingrandimento e sbirciare tra i tasselli nascosti del puzzle continentale.
PENISOLA FELICE
Nel Lincoln che ha spernacchiato Brendan Rodgers, ex Liverpool al debutto sulla panchina Celtic, il tasso di occupazione extra-calcistica scollina il 60 per cento. L'eroe in divisa Lee Casciaro (suo pure il primo gol ufficiale della Nazionale, 29 marzo 2015, qualificazioni a Euro 2016, Scozia-Gibilterra 6 a 1) si passa la palla coi due fratelli, il difensore Ryan, poliziotto pure lui, e il mediano Kyle, agente di spedizioni. L'esterno sinistro, Joseph Chipolina, è un impiegato. Il terzino destro, Jean Carlos Garcia, fa il manovale. Dà voce al pacchetto-professionisti il portiere andaluso Raul Navas, alleato col palo nel salvaguardare il più clamoroso degli 1-0. E poi, alla lavagna tattica, c'è Julio Cesar Ribas, ex calciatore uruguagio di 59 anni che davanti ai 4 mila del Victoria Stadium, l'impianto affacciato sul Mons Calpe, quasi non sapeva a quale santo dell'esultanza votarsi. È il pallone che silenzia Golia e amplifica Davide. È una Gibilterra, di Regno Unito anche se punta iberica, che nel referendum su Brexit figurava distretto più votante il «Remain». Fuori controvoglia dall'Europa. Alla voce scherzi del rettangolo verde, invece, pienamente dentro il suo album di famiglia.