Barça e Athletic senza bandiera. Catalani e baschi rifiutano il vessillo spagnolo

Barça e Athletic senza bandiera. Catalani e baschi rifiutano il vessillo spagnolo
di Paola Del Vecchio
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Sabato 30 Maggio 2015, 06:14 - Ultimo aggiornamento: 11:12
Antagonisti in campo, ma uniti nella provocazione: via la bandiera spagnola dalla finale di Copa del Rey, che vedrà alle 21,30 schierati nel Camp Nou il Barcellona contro l'Athletic Bilbao (diretta Deejay tv). Pena, l'alluvione di fischi che, come nella scorsa edizione, minaccia di abbattersi sulle note dell'inno nazionale a inizio incontro e sul re Felipe VI, che presiederà il trofeo a lui intitolato. Le tifoserie dei due club indipendentisti, catalano e basco, sono state avvertite: il Comitato Antiviolenza ha pronte pesanti sanzioni per la società che non rispetterà la consegna di non fischiare i simboli ‘spagnoli'. Come “soluzione”, il presidente del Partito Nazionalista Basco, Antoni Ortuzar, aveva proposto di abolire l'inno nazionale, perché lasciasse il passo a quelli catalano e basco. Da parte loro, il Barça e l'Athletic hanno chiesto alla Federazione calcio di cancellare dal logotipo della Coppa-trofeo, impresso sulle maniche delle magliette, i colori rosso-gialli della bandiera spagnola, che saranno opportunamente omessi.

CALCIO E POLITICA
Ma la polemica per la politicizzazione della finale è arrivata così lontano che il governo centrale ha dovuto ricorrere a più miti consigli: ha inviato ai presidenti dei due club in lizza missive “personali”, in cui li invita «ad adottare tutte le misure per far rispettare i simboli della convivenza democratica». Tolleranza zero per ogni manifestazione di inciviltà. A gettare acqua sul fuoco, anche il tc della Nazionale Roja, Vicente Del Bosque, che ha invocato «rispetto per il simbolo di identità del paese», perché «in nessuna parte del mondo si calpesta la bandiera o si fischia l'inno». Ma l'occasione è troppo ghiotta perché i tifosi blaugrana se la lascino sfuggire; e, con loro, gli ‘incha' dell'Athletic che affolleranno il Camp Nou, sperando di riportare a casa la Coppa - unico titolo a portata di stagione - dopo 31 anni. Luis Enrique dà alla finale della doppietta, dopo il titolo di Liga, la stessa importanza di quella di Champions contro la Juve: «Nessun titolo è al di sopra di un altro. Non sto preparando due finali, non ne esiste altra», assicura.