IL CANDIDATO IDEALE
Tra i nomi più gettonati spicca quello di Manolo Gabbiadini. Un attaccante completo che si inserirebbe perfettamente negli schemi della Lazio, considerato che può fare il bomber, ma anche la seconda punta e l’esterno. A Inzaghi piace parecchio, il diesse Tare non ha mai nascosto la stima che nutre nei confronti di questo giocatore, tanto da averlo avuto in mano nell’estate del 2013, con un accordo siglato con la Juventus (all’epoca comproprietaria con l’Atalanta), ma poi rinnegato nel giro di ventiquattrore per trasferirsi alla Sampdoria. E’ proprio a causa di questo affare che nacquero i dissapori con Agnelli, anche se il responsabile fu Marotta che promise l’attaccante alla sua ex squadra. Acqua passata, sì, ma fino a un certo punto. Su Gabbiadini, protagonista della salvezza del Southampton, c’è un po’ di concorrenza ma se la Lazio insiste stavolta potrebbe avere una corsia preferenziale. Il giocatore gradirebbe molto tornare in Italia e approdare nella capitale lo stuzzica in particolar modo. In più con il club inglese ci sono in ballo soldi relativi a Hoedt. Si parte da una base di 15 milioni. Sull’ingaggio sarà necessario lavorarci un po’, visto i suoi 2,5 milioni di euro a stagione fino al 2021.
LE ALTRE PISTE
Sul tavolo ci sarebbero anche i nomi di Zaza e Azmoun. Sul primo ci fu un sondaggio l’anno scorso, ma non se ne fece nulla. Anche lui come Gabbiadini vuole tornare in Italia e una piazza come la Lazio, anche se non partirebbe titolare, lo affascina molto. Lo stipendio è lievemente più basso dell’ex blucerchiato e pure lui, per caratteristiche, si adatterebbe bene con Immobile e negli schemi di Inzaghi. Sull’iraniano Azmoun si lavora da tempo. Il papà agente è in contatto con Tare e al diesse la punta piace molto, forse è il favaorito dal punto di vista tecnico, ma è anche extracomunitario e prima di occupare quella casella, la società vuole riflettere bene. Per ultimo c’è Balotelli. Per due anni Raiola l’ha proposto alla Lazio e i biancocelesti, stavolta, potrebbero ascoltare l’agente col quale c’è un ottimo feeling. E’ un’operazione complicata e costosa, ma tra tutti, forse, è quella che Inzaghi preferirebbe di più.
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