L'intervista a Zoff: «Inzaghi va blindato, può fare grande la Lazio»

L'intervista a Zoff: «Inzaghi va blindato, può fare grande la Lazio»
di Daniele Magliocchetti
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Giovedì 10 Dicembre 2020, 07:30

Un monumento del calcio italiano, un pezzo di storia della Lazio. Dino Zoff è stato allenatore (il più longevo fino all’anno scorso, superato da Inzaghi), dirigente e anche presidente del club, nonché l’ultimo tecnico ad aver guidato i biancocelesti nella seconda fase della Champions League (nel 2001 c’era un’altra formula per gli ottavi di finale: era prevista un’ulteriore fase a gironi). 

Contento della qualificazione? 
«Euforico perché strameritata, anche se con qualche brivido, ma pazienza in Champions può succedere. Simone è stato bravissimo, il suo percorso da quando è arrivato è incredibile».

Ci crede se le dico che Inzaghi ha il contratto in scadenza?
«Lo so bene, ma sono sicuro che presto si sistemerà tutto. Ma dove vuole che vada? La Lazio è la sua casa, qui ci sono tante cose da fare e da vincere».
 

Come lo scudetto? 
«Certo, perché no? Non manca tanto. La Lazio è una grande squadra e ha un ottimo tecnico».
 

Lei il calcio lo conosce meglio di tutti e sa che tecnici come Inzaghi, giovani, bravi e che portano risultati fanno gola ai top club. 
«Anche la Lazio è un grande club e qui Simone può ancora fare tante belle cose. Certo dipende da lui e dal lavoro della società». 

Ma se lei fosse ancora un dirigente, cosa farebbe con un tecnico come Inzaghi?
«Ci parlerei e farei in modo di sistemare tutto, e subito.

Simone è un bravo ragazzo, attaccassimo alla Lazio. Non me lo farei sfuggire per niente al mondo, ma vedrete che non succederà. Queste cose le sanno anche Lotito e i suoi dirigenti. Nel calcio attuale, tutto va di corsa e pensare che ci possa essere un allenatore che resta per anni, costruisce e vince, è bello ed emozionante da vedere». 

E’ molto legato a Inzaghi, si sente da come ne parla. 
«Mi piace molto. Lo ripeto, è un ragazzo in gamba, educato e merita fortuna perché è anche un tecnico bravo e preparato. L’ho allenato e sono stato io a portarlo in nazionale insieme a Filippo (il fratello): giocarono insieme in attacco. Fu bello».

Della Lazio attuale chi avrebbe potuto giocare nella Lazio che ha allenato? 
«Direi diversi calciatori, ma i, soprattutto Immobile, non sbaglia un colpo». 

Da ex portiere, può essere rischiosa l’alternanza tra Strakosha e Reina? 
«Se fosse rischioso, vorrebbe dire che nessuno dei due è abituato a combattere. Sono due portieri molto bravi ed è una ricchezza per la Lazio che siano così forti tutti e due. Non andrei dietro a scemenze». 

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