Zaniolo in tribunale, pronto a fare causa contro la Roma per pressioni psicologiche e mobbing

Nicolò è fuori rosa e ora rischia di perdere anche la Nazionale

Zaniolo in tribunale, pronto a fare causa contro la Roma per pressioni psicologiche e mobbing
di Gianluca Lengua
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 00:37 - Ultimo aggiornamento: 12:38

A giugno ci sarà il Milan ad aspettarlo. Nicolò Zaniolo ne è convinto, perché la storia con la Roma si è definitivamente chiusa. Spera di rilanciarsi tra quattro mesi a Milano in un progetto più adatto alle sue potenzialità, sempre che i due club trovino l’accordo. Tiago Pinto lo avrebbe ceduto ai rossoneri anche a gennaio se l’offerta si fosse avvicinata ai 30 milioni offerti dal Bournemouth. A proposito, dopo l’iniziale rifiuto ad andare in Inghilterra, Nicolò ieri mattina si era convinto. Ha dato mandato al suo agente di riprendere i contatti, c’è stata una riunione tra i club, ma alla fine il proprietario ha chiuso la negoziazione perché spaventato dal costo dell’operazione che si sarebbe andata ad aggiungere a quella di Traoré prelevato dal Sassuolo per 30 milioni. Dunque, Zaniolo resta a Roma e dovrà fare i conti con la realtà che lo vede inviso alla piazza, in rottura con la società e ormai sgradito a José Mourinho. Recuperare sarà praticamente impossibile, anche perché la scelta di escluderlo dal progetto tecnico - fanno sapere da Trigoria - è stata presa direttamente dal presidente Friedkin in accordo con la direzione sportiva e l’allenatore. Un danno anche alla Nazionale dove stava cominciando a ritrovare continuità grazie alla cura Mancini. Senza giocare nel club, il ct non potrà convocarlo in azzurro. 

Roma, Zaniolo resta a La Spezia e non rientra a Trigoria. Nella notte ha riaperto al Bournemouth, ma gli inglesi si sono tirati fuori

BATTAGLIA 

Ecco perché all’orizzonte c’è l’ipotesi di un contenzioso legale.

Non è da escludere che la famiglia dell’esterno scateni una battaglia contro la Roma per il massacro mediatico che si è consumato nei giorni scorsi (secondo i genitori innescato dal club) e per averlo escluso dal progetto tecnico a seguito di comportamenti non professionali (assenze dagli allenamenti e rifiuto alle convocazioni). È stato già contattato un pool di avvocati che si occuperà della vicenda e che avrà il compito di tutelarlo al fine di garantirgli il sereno svolgimento della sua attività. Mobbing e pressioni psicologiche sono solo alcune delle accuse che la famiglia Zaniolo ha intenzione di muovere contro la Roma. È stata informata anche l’Assocalciatori che ha il ruolo di dare assistenza ai giocatori in difficoltà con i propri club. Il presidente Umberto Calcagno sta seguendo la situazione con la dovuta attenzione. Il suo entuourage dell’esterno ha raccolto i fatti accaduti negli ultimi mesi, producendo un fascicolo che sarà oggetto di discussione. Prima di far partire il contrattacco, Nicolò aspetterà la fine del calciomercato e la conferenza stampa di Tiago Pinto prevista nei prossimi giorni. Poi, è probabile che prenderà la parola per raccontare la sua versione. Dopo i recenti eventi di cronaca (è stato inseguito e minacciato di morte sotto casa), ha avuto l’autorizzazione dalla Roma di trasferirsi a La Spezia con i genitori per 48 ore. E’ atteso per oggi ma non è escluso che possa prendersi ancora qualche giorno e rientrare la prossima settimana. La telenovela, dunque, si chiude con un nulla di fatto, che equivale ad una sconfitta per il calciatore, ma soprattutto per il club che non ha monetizzato l’asset e lo metterà ai margini impedendogli l’ascesa. Sarà una missione (quasi) impossibile riabilitarlo, inoltre, se la linea della società sarà confermata con i fatti, Mourinho dovrà fare a meno di un calciatore che fino a 13 giorni fa era un titolare indiscusso. 

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