Roma, sono Totti pazzi di Zaniolo

Zaniolo
di Ugo Trani
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Lunedì 13 Luglio 2020, 07:30
Ibra, CR7 e, perché no?, Totti. Paragone comportamentale più che calcistico. Nicolò Zaniolo, talento della Roma allo stato puro, rimane al centro del dibattito. Anche se il gesto tecnico del Rigamonti merita comunque la copertina, gran sinistro in corsa, a prescindere che quel gol sia stato segnato al portiere (addirittura il 3°) del Brescia penultimo. E che sia stato il 1° dell’azzurro nel 2020 e a 6 mesi esatti dall’infortunio al crociato del ginocchio destro. È invece bastato vederlo esultare, e non fa niente che lo stadio sia vuoto come impone il post pandemia, a scambiare quel momento di festa per l’atteggiamento di chi si vuole mostrare al pianeta a petto in fuori. Non c’è stato nemmeno bisogno di scomodare Fedez che gli cura l’immagine. Insomma, e i social del resto hanno il mirino sempre spianato, gli hanno dato presto del coatto o del bullo. Anche perché hanno visto Torregrossa e Dessena arrabbiarsi in campo: le scuse del centrocampista non sono bastate.

IN PRIMA LINEA
È successo in passato pure a Totti che proprio sullo stesso campo, il 28 marzo 1993, fece il suo esordio in A. Zaniolo sta facendo lo stesso percorso. Ecco Nicolò somigliare sempre di più a Francesco. Come se si fossero passati il testimone. Uno ha lasciato, l’altro è arrivato. Si sono incrociati, però, a Trigoria. E si sono piaciuti. Il feeling c’è anche adesso che l’ex capitano non frequenta più il centro sportivo Bernardini (gli ha affittato l’attico al Torrino). Il ventunenne, come lo è stato Totti, è già il principale bersaglio dei tifosi della Lazio. Provoca lui, gli rispondono loro. E viceversa. Di mezzo c’è andata anche mamma Francesca o quel ginocchio saltato. Botta e risposta senza sosta, colpi di qua e di là. Sfottò a parte, ad inizio carriera gli errori si fanno. E non sempre si cancellano in fretta. Peccati di gioventù. Come Totti, li fa Zaniolo. Anche in azzurro. Nicolò ha sbagliato con l’Under 21 di Di Biagio l’anno scorso, ritardando a più di una riunione tecnica; Francesco con Zoff ct ad Ancona, a 22 anni, se n’è andò all’intervallo della partita di qualificazioni europee contro la Bielorussia, non avendo gradito la sostituzione a fine primo tempo. 

ALTO PROFILO
Le ali aperte a Brescia. Di sicuro Zaniolo ha ripreso il volo. Felicità o arroganza, difficile mettere però d’accordo chi ama e chi odia. Così festeggia Ibrahimovic che, lo dice apertamente, si sente Dio. Anche Cristiano Ronaldo fa qualcosa di simile quando fa centro (e succede spesso): «Io sto qui», sottolinea dopo il salto e indicando il terreno sempre allargando le due braccia. «I’m back» l’avvertimento di Nicolò su Instagram. Come anticipò Tyson, addirittura prima di rimettere piede sul ring a metà degli anni Novanta. Mike, tra violenze e arresti, non si ripresentò certo in scena dopo un infortunio. E andò anche oltre: chiarì che sarebbe tornato più cattivo di prima. Il romanista, per ora, è solo tornato a segnare dopo quasi 7 mesi. «Arrabbiati siamo io e i compagni». C’è l’intenzione di dare un senso alla stagione che dopo il lockdown ha preso una brutta piega: la Roma ha perso di vista la zona Champions. «Sono al sessanta-sessantacinque per cento». I fisioterapisti ne promuovono l’impegno nel lavoro. Si è sbrigato. Vuole essere al top per l’Europa League che riparte il 6 agosto a Duisburg: gara secca degli ottavi contro il Siviglia. «Mi sento al sessanta per cento». I fisioterapisti ne promuovono l’impegno nel lavoro. Si è sbrigato. Vuole essere al top per l’Europa League che riparte il 6 agosto a Duisburg: gara secca degli ottavi contro il Siviglia. «Io voglio restare». Lo ribadisce quando può al management di Pallotta. L’estero, la Premier e il Real, al momento non gli interessa. Sa che la Juve preme. Ma il futuro è adesso, cioè la maglia giallorossa. Se davvero resterà, avrà la possibilità di ridiscutere l’ingaggio che oggi è di 1,5 milioni. Per preparare a Trigoria anche l’Europeo che, slittato al 2021, lo ha aspettato.
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