La doppietta in Champions League contro il Porto ha definitivamente consacrato il campione: Nicolò Zaniolo è diventato in meno di metà stagione l’idolo dei tifosi romanisti che in 50 mila ieri sera hanno gridato a squarcia gola il suo nome. Successivamente all’addio di Totti al calcio la società ha messo in cantina la maglia numero 10 in attesa che un giocatore di livello possa indossarla, per molti quel calciatore ha già un nome e cognome: Nicolò Zaniolo. Sono decine i fotomontaggi sui social che ritraggono l’ex Inter nelle vesti di Francesco Totti: il suo volto compare nel famoso murales nel quartiere Monti, o in un’esultanza con la Coppa Italia in mano, c’è addirittura chi ha simulato la vendita sul Roma store online della maglia 10 con la scritta Zaniolo.
Roma, Zaniolo: «Serata memorabile, non dimenticherò mai»
Chi caldeggia l’ipotesi di investire Nicolò di tanta responsabilità è certo che possa diventare negli anni un punto di riferimento del club: «Non dobbiamo aver paura, ma coccolarlo e farlo sentire importante. Solo lui potrebbe avvicinarsi al più grande calciatore della nostra storia, io gli darei la 10 della Roma il prossimo anno», «Fategli un contratto a vita», «Dategli la 10 perché voglio rivederla in campo indossata da qualcuno che se la merita», si legge sui social. C’è, però, chi preferisce andarci con i piedi di piombo sia per lasciare il tempo al ragazzo di crescere che per la paura di un futura vendita: «La società non deve permettergli di andarsene», «È già nella lista della spesa», «Potrebbe essere una vera bandiera romanista come Totti, ma con questa proprietà credo che in estate lo venderanno», e poi via a una valanga di appelli con la richiesta di non lasciare la Capitale.