Due gol consecutivi in partite diverse non li segnava da tre anni. All'epoca (2019) Zaniolo ne mise in fila addirittura quattro facendo centro in Europa League contro il Borussia Monchengladbach e in campionato con Milan, Udinese e Napoli. Nove giorni di fuoco, dal 24 ottobre al 2 novembre, che curiosamente coincidono con l'attuale exploit ancora aperto. Verona (31 ottobre) e Ludogorets (3 novembre) fanno da prologo ad un derby che Nicolò vuole disputare da protagonista. Anche per riprendersi una rivincita personale: lo scorso anno, nel trionfo (3-0) targato Abraham (2) e Pellegrini in appena 40 minuti, Zaniolo rimase a guardare. Mou gli preferì Oliveira: mossa decisiva. Senza contare che quello precedente, si concluse con 10mila euro di multa. Tanto costò al 22 giallorosso un gesto non certo da educanda nel momento della sostituzione verso i tifosi laziali (che lo avevano bersagliato d'insulti) per il quale, in un secondo tempo, si è poi scusato.
RAPPORTO RITROVATO
All'improvviso, eccolo riapparire.
TEMPISTICA
Quella che gli permette di non agitarsi nemmeno per un rinnovo sul quale le parti da tempo si stanno confrontando. Al netto delle smentite, negli ultimi due mesi ci sono state frenate e riflessioni su un accordo che farà la differenza per Nicolò e per le casse giallorosse. Perché a 20 mesi dalla scadenza, è inevitabile che ogni giorno che passa il calciatore acquisisca forza contrattuale. La richiesta di 4 milioni di base, ai quali aggiungerne almeno 1,5 di bonus, paradossalmente non è il principale tema di confronto da affrontare. Il gm Pinto sa che se vuole rinnovare, queste sono le cifre. Poi si potrà discutere sui benefits da aggiungere e sulla possibilità d'inserire una clausola rescissoria ma sostanzialmente cambia poco. Le cifre sono quelle. La problematica è un'altra ed è legata alla tempistica. Tradotto: i Friedkin riconoscono il valore di Nicolò, vogliono certamente rinnovare ma fanno notare come il contratto scada a giugno del 2024. Nella loro ottica di imprenditori di successo, c'è tempo. Per Dan e Ryan fa scuola Pellegrini, prolungamento arrivato a ottobre del 2021, a 8 mesi dalla possibilità di liberarsi a zero. Toccherà a Pinto mediare (probabile incontro con l'agente nella sosta), consapevole che più il tempo passa e più il rischio si nasconde dietro l'angolo. Quello dal quale Nicolò è uscito brillantemente nelle ultime settimane. La Lazio è avvisata.