Roma, ultima chiamata: Mou cambia, con lo Spezia Zaniolo vede la panchina

Roma, ultima chiamata: Mou cambia, con lo Spezia Zaniolo vede la panchina
di Alessandro Angeloni
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Domenica 27 Febbraio 2022, 12:29

La posizione in classifica è davvero modesta e se la squadra si è immalinconita da tempo, anche in società non sorridono di certo, visto come (e quanto) i debiti aumentano sempre più (nella semestrale chiusa al 31 dicembre si registra un passivo di 113,7 milioni a fronte di ricavi pari a 82,3 milioni e costi saliti a 132,1). In più, oggi a La Spezia, Mourinho non c’è perché squalificato, se ne andrà in tribuna, come a Cagliari a ottobre, e la Roma quella sera portò a casa i tre punti. L’atmosfera intorno alla Roma è grigio scuro, insomma. Un po’ come il volto di Nicolò Zaniolo, che oggi torna nella sua La Spezia ma con ogni probabilità non farà parte della formazione titolare: Nick sta benissimo, è quanto riferiscono. Si tratta semplicemente di scelta tecnica, legittima da parte dell’allenatore, così come accaduto in passato a Venezia e con il Genoa a Marassi (le sera della doppietta di Felix). Esclusioni che hanno lasciato il segno e stimolato una reazione. La cosa a Nicolò non fa certo piacere, se confermata.
MODULO BALLERINO
Ufficialmente, Nick si è allenato poco ultimamente, per via dell’infortunio rimediato prima della sfida con il Verona, ma aveva dimostrato di essere tornato in buona condizione, eccitato pure dal ritorno nella sua città, dove vive la famiglia. Brutta botta per il talentino giallorosso, il quale, agli occhi di Mourinho, paga forse questa sua paura nell’affrontare gli imprevisti, anche i più piccoli, rendendosi indisponibile al primo allarme, come sabato scorso. Mourinho, tutto questo, lo aveva già denunciato, subito dopo la sfida di Torino con la Juve, quando Zaniolo aveva chiesto il cambio dopo una botta al ginocchio. Mou lo vuole al cento per cento e Nicolò in questo momento - per vari motivi - per il tecnico non lo è.

Lo Special lascia a casa pure gli acciaccati (e dal rendimento non brillantissimo) Oliveira e Felix Afena, il primo ha accusato trauma contusivo al tallone sinistro, mentre l’attaccante ha preso una botta all’anca. Almeno, José, potrà contare su Micki, che ha saltato il Verona (tornano a disposizione pure Shomurodov ed ElSha). Sarà ancora difesa a tre (c’è Mancini e anche Ibanez), con Pellegrini e Mkhitaryan che si alterneranno a dare una mano ad Abraham, partendo da una posizione di trequartista: sarà 3-4-2-1 o il solito 3-5-2. Contro lo Spezia, inutile dirlo, serve una vittoria, per mantenere il posticino in Europa, via Conference, in attesa delle prossime giornate, che diranno se le ambizioni potranno crescere e quanto. La prossima è con l’Atalanta, che non se la passa benissimo, affondata da qualche guaio arbitrale e dagli infortuni. La Roma, ha ragione Mourinho, è imbattuta da cinque partite di campionato: due vittorie e tre pareggi. Ma sono proprio gli ultimi tre risultati che hanno portato la squadra in zona mediocrità: battuto Cagliari e Empoli si è poi spenta con Genoa, Sassuolo e Verona, rimediando tre soli punti che non possono essere spiegati solo con questioni arbitrali. Mou aspetta il vero Pellegrini, quello di inizio stagione e si affida a Abraham, che quasi corre da solo come rendimento. L’inglese ha segnato fino a ora diciotto reti, undici di queste in campionato, otto delle quali in trasferta. A La Spezia riproverà a eguagliare e/o superare il record di Gerry Hitchens, ultimo calciatore inglese capace di segnare 12 reti in Serie A, nel 1962/63 con la maglia dell’Inter. Tammy ultimamente ha trovato continuità sotto porta, che però non è bastata a rilanciare la Roma. Sempre a segno nelle ultime 4 partite fuori casa, Sassuolo, Empoli, Milan e Atalanta.

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