Roma: Dybala su e Zaniolo giù: per andare in Champions c'è bisogno (anche) di Nicolò

Ottime prestazione di Paulo, il 22 soffre (ma niente squalifica per la bestemmia)

Roma: Dybala su e Zaniolo giù: per andare in Champions c'è bisogno (anche) di Nicolò
di Gianluca Lengua
4 Minuti di Lettura
Sabato 14 Gennaio 2023, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 12:56

Sarebbe entusiasmante se Nicolò Zaniolo riuscisse a mostrare il suo repertorio senza freni. Troverebbe una sintonia unica in Serie A con Paulo Dybala, insieme formerebbero una coppia invidiabile da tutto il calcio internazionale. Giocate a velocità doppia, incursioni, tiri dalla distanza, dribbling. Purtroppo, però, uno è nell'età dell'oro, l'altro è fermo a quella della pietra. Paulo ha la capacità di cambiare qualsiasi partita anche in 20 minuti (vedi Roma-Torino), Nicolò no. Appare frenato, spesso nervoso, arrabbiato col mondo e soprattutto con gli arbitri. A proposito, la bestemmia pronunciata nel tunnel in faccia al direttore di gara Feliciani negli ottavi di Coppa Italia non porterà alla squalifica. Pericolo scampato, ma il gesto è sintomo di irrequietezza. E a metterci il carico da 90 i fischi dell'Olimpico (non tutto) al momento del cambio.

Mourinho, silenzi e stoccate (a Candela e Tiago Pinto): «I tifosi non fischino Zaniolo»

Mourinho ha capito che avrebbero avuto delle ripercussioni e si è precipitato a difenderlo in pubblico: «Prendetevela con me, con tutta la squadra o con un risultato, ma non con un singolo». Le cose a Nicolò non stanno andando bene perché dopo un anno definito da lui di transizione, le prestazioni faticano a decollare. È come se non riuscisse a darsi una scossa, cade sempre negli stessi errori, non prova mai nulla di nuovo che gli permetta di uscire dai soliti schemi. A pochi metri c'è Dybala che non ne sbaglia una: segna gol, inventa dal nulla, spiazza i difensori e le sue incursioni palla al piede sono letali. La Joya in questo momento è la Roma, è ciò che tiene viva la squadra, è il calciatore che rende gli altri più bravi anche se non lo sono. Un po' come faceva Totti quando era in campo. «Accende la luce», ha detto Mourinho ed è forse la definizione più calzante per un fenomeno. Perché senza Paulo la Roma e buia e triste, con poche idee, chiusa nel suo recinto di mediocrità da cui non riesce ad uscire.

Dybala è il sole, Zaniolo le tenebre e sono i numeri a confermarlo. Al di là del dato dei gol che è davanti agli occhi di tutti (due contro otto in stagione), c'è anche quello della media punti. Con Dybala in campo la Roma viaggia in campionato alla velocità di 2,18 a partita (7 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta), senza la media scende a 1,16).

Roma-Genoa, le pagelle: Ibanez un leader, Zaniolo nervoso, Zalewski timido. Dybala "da conservare"

Non solo, agli otto gol vanno aggiunti 3 assist e i calci piazzati procurati per un totale di 18 punti in campionato arrivati grazie ai suoi piedi. E nel 2023 è stato determinante in tre delle quattro reti realizzate dalla Roma: ha guadagnato il rigore calciato da Pellegrini contro il Bologna, a San Siro ha conquistato la punizione che ha portato al 2-2 e ha segnato giovedì contro il Genoa. Molto meno entusiasmanti i numeri di Nicolò che ha accumulato gli assist di Paulo, ma ha una statistica sui passaggi riusciti che lo agli ultimi posti della Serie A. È nella posizione 320 (121), una media poco superiore a 9 partita (calcolata sui match che ha giocato) e una percentuale di 69,5. Un dato viziato dalla difficoltà del passaggio, giocare in verticale è certamente più complicato che passare il pallone al vicino di reparto. E allora per convincersi che qualcosa non basta osservare quello sui dribbling riusciti: 9. È al 59esimo posto in Italia al pari di Saponara, Tameze, Makengo e Verdi. Il migliore? Leao con 29 e il primo romanista è Pellegrini (dodicesimo) con 17. Lorenzo con il Genoa era stato sostituito per un trauma al quadricipite femorale, ieri si è sottoposto ad esami che non hanno evidenziato lesioni muscolari. Ci sarà contro la Fiorentina.
VILLAR AL GETAFE
In tema di mercato, Gonzalo Villar va al Getafe in prestito: l'obbligo di riscatto si concretizzerà se il Getafe rimarrà nella Liga e Villar collezionerà un minimo del 40% di presenze. Le cifre: 3 milioni di euro e bonus di 500 mila euro alla Roma, che incasserà anche il 50% di una futura rivendita.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA