Chiamiamole noie. Sarebbe stato meglio evitarle, a due giorni dalla partenza per il Portogallo, dove la Roma alloggerà in un albergo diverso da quello dello scorso anno, trovato sold out. E già questo ha inceppato leggermente la programmazione. Sono dettagli, che per un allenatore esigente come Mourinho hanno il loro peso. Più problematica la questione che riguarda Nicolò Zaniolo, con la quale si è aperta la stagione ed era largamente prevedibile. Il gol del golden boy a Tirana sembra un ricordo lontano, non certo per i tifosi e per la squadra, sempre pronti a concedere un like quando viene pubblicato qualcosa relativo alla finale di Conference e qualche giorno fa Nicolò aveva postato l'immagine della sua decisiva rete («per non dimenticare»).
Zaniolo, e se restasse? La Roma e Mourinho valutano l’ipotesi di proseguire insieme
Ma da quella sera i rapporti con la Roma sono cambiati, anche - ma non solo - per colpa di quell'intervista nella quale Zaniolo aveva aperto a un futuro lontano da Roma. Il problema è noto: il suo contratto non è stato trattato, le parti, per volontà della società, si aggiorneranno a settembre, a mercato chiuso. Nel frattempo il giocatore, stanco della situazione, si sente in vendita, ma il prezzo che ha fissato la Roma è alto (50 milioni) e di certo non agevola trattative rapide.
RITIRO INDIGESTO
Prezzo che dà un segnale di forza al calciatore e in generale agli altri club: noi vendiamo a quanto diciamo noi.
Zaniolo, lunga attesa: si aspetta lo sprint della Juve. Frattesi in pressing
TENTATIVO PER ZAHA
In entrata si parla - o si è parlato - di tanti nomi, da Frattesi a Zaha (la Roma studia un'offerta, con dentro Felix), da Douglas Luiz a Aouar, fino al sogno Dybala (che Mourinho accoglierebbe a braccia aperte) e Solbakke (che tra l'altro si è lussato una spalla), tutti nomi più o meno credibili, a patto che si cominci a cedere qualche pezzo di una rosa che Mourinho non ritiene funzionale al suo progetto tecnico per poi fare i conti sugli investimenti da sostenere. La Roma ha cominciato a lavorare e giocare e gli impegni da qui in avanti si intensificheranno (sono quattro le amichevoli in Portogallo e a fine luglio c'è il Tottenham in Israele - ieri con uno striscione il gruppo della Sud, i Fedayn, hanno mostrato di essere contrari a giocare ad Haifa - e infine il 6 agosto il test con lo Shakhtar), mentre l'inizio ufficiale della stagione quest'anno arriva all'alba, il 14 agosto. E' chiaro come Mourinho abbia fretta di comporre prima possibile l'organico che nella prossima stagione possa aumentare il livello della Roma. Lui stesso è il primo ad essere felice per la vittoria in Conference ma già non ne vorrebbe più parlare, perché l'ambizione della Roma deve essere diversa e quello, per lui, è solo un bellissimo punto di partenza.