Un po’ su, un po’ giù. Mai continuo, mai troppo determinante fino a ora. Mai come prima, mai davvero come prima. Qualcosa è cambiato in Nicolò Zaniolo da quel brutto infortunio (gennaio 2020) e poi da quell’altro (settembre 2020), una maledizione in serie. Quasi due stagioni nel tentativo di ricostruzione, mentale e fisica. Per adesso, tanta buona volontà e numeri non eccezionali: due soli gol in Conference, uno nel playoff, un altro contro lo Zorya, quando ha giocato in coppia con Abraham, cosa che gli ricapiterà - a meno di clamorosi ripensamenti - sabato a Bergamo. Stop and go: la ripartenza dopo i ko è spesso brillante, poi arriva il calo, e il nuovo inizio. Quest’anno Mourinho lo ha messo al centro del progetto, da subito: nel 4-2-3-1 iniziale era l’esterno alto a destra, titolarissimo. Con il cambio di modulo, qualche problema in più, alcune eslusioni, il rientro e poi il nuovo stop. Le ultime due immagini di Zaniolo sono malinconiche: una, contro l’Inter, a combattere quasi da solo contro la difesa nerazzurra, senza ottenere grossi risultati; un’altra, a Sofia, quei diciotto minuti che Mou gli ha concesso nel finale e il dolorino muscolare che lo ha rimesso ko per lo Spezia. Scricchiola il ginocchio, la muscolatura non va stressata.
I PUNTI DI DOMANDA
E’ il momento di capire se questo ragazzo possa reggere la pressione o se va gestito in un’altra maniera.
NOVITÀ IN SOCIETÀ
Là davanti non ci sarà Felix, squalificato, ancora out Perez, Pellegrini ed El Shaarawy. Micky farà ancora la mezz’ala, così come Veretout. Cristante manterrà il ruolo di regista, visto che Smalling non dovrebbe mancare. Lo stesso vale per Ibanez. Rientra Mancini al centro della difesa, dopo la squalifica contro lo Spezia. La Roma è concentrata sulla sfida di sabato, tanto che in questi giorni ha annullato la cena di Natale. Appuntamento alla settimana prossima, Covid permettendo. Sempre che arrivi poi, un risultato confortante da Bergamo, altrimenti ci sarà poco da festeggiare. In entrata, invece, si fa il nome di Lucia Bernabè. Trova conferma, per il ruolo lasciato scoperto da Scalera, Lucia Bernabé, figlia del supermanager Franco, già presidente di Telecom: tra le altre cose, la Bernabé sarebbe accreditata alla gestione del dossier stadio.