Roma, Wijnaldum torna in nazionale a distanza di un anno: «Dopo l’infortunio ho pianto due giorni». Per Mourinho è già insostituibile

Parla l'olandese

Roma, Wijnaladum torna in nazionale a distanza di un anno: «Dopo l’infortunio ho pianto due giorni». Per Mourinho è già insostituibile
di Gianluca Lengua
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 22 Marzo 2023, 11:04 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 10:13

A distanza di quasi un anno Gini Wijnaldum torna in nazionale. L’Olanda per lui è casa, è nato a Schiemond (Rotterdam) dove a breve tornerà per affrontare e battere il Feyenoord sua squadra del cuore e avversario della Roma nei quarti di finale di Europa League: «È un club che normalmente sostengo. Ora lo dobbiamo eliminare. Per me è difficile. D'altra parte, è una partita piacevole da giocare», ha detto in un’intervista rilasciata in Olanda. Gini ha scelto la Capitale per rilanciarsi nel calcio che conta dopo che al Psg lo avevano inserito nei fuori rosa, è stata una trattativa lunga durata più di un mese ma alla fine tutti i tasselli sono finiti al loro posto. Mourinho aveva finalmente il centrocampista che chiedeva da un anno e Wijnaldum l’opportunità di ricominciare. Un brutto intervento alla tibia in allenamento, però, gli ha rovinato i sogni di gloria: addio Mondiale, addio scalata con la Roma e arrivederci al 2023. «Ho pianto per due giorni. Ma dopo qualcosa è cambiato, la mia riabilitazione è stata anche divertente. Dopo due giorni, ero così positivo e poi è stato davvero divertente e interessante. Ho imparato a conoscere meglio me stesso. Ho visto che in me c'è più di quanto pensassi», ha spiegato.

Roma, infortunio Karsdorp: operato al menisco interno. Un mese e mezzo di stop, stagione a rischio

Oggi in nazionale è diventato vicecapitano, ma la sua voglia di aiutare attraverso giocate e colpi da fuoriclasse è rimasta immutata.

Non è ancora tornato quello che era, il periodo di riabilitazione è durato troppo perché ha scelto di non sottoporsi a intervento chirurgico che avrebbe accorciato i tempi di 30/40 giorni. La prima partita da titolare con la maglia della Roma l’ha giocata il 28 febbraio e da quel giorno lo ha più sostituito, in totale ne ha disputate quattro in Serie A (tre sconfitte e una vittoria, ha trovato il gol contro il Sassuolo) e una in Europa League. Troppo poco per dare continuità di prestazione e tornare a livelli a cui era abituato. Qualche dato: 89 passaggi completati su 104 (l’85,4%), 10 tiri di cui 2 nello specchio, un xG pari a 1,2, 343 minuti giocati in campionato e 147 in Coppa.  Numeri che potrebbe crescere entro la fine della stagione quando terminerà il periodo del prestito. Tiago Pinto sarebbe già al lavoro con il Psg per trattare il riscatto fissato a 8 milioni, ma l'olandese può contare su un altro anno di contratto a 7 milioni più bonus con i francesi. Troppi per la Roma che può proporli un pluriennale per convincerlo a restare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA