Lassù qualcuno ama l'Italia? Di certo, da quota 619 chilometri, duecento in più degli astronauti della stazione spaziale internazionale, fa il tifo il primo satellite radar italiano Cosmo-SkyMed di seconda generazione che ha fotografato lo stadio di Wembley a Londra che domani sera alle 21 ospiterà la sfida degli azzurri all'Inghilterra nella finale dei campionati europei di calcio.
Cosmo-Skymed fa parte di una costellazione di 5 satelliti di osservazione della Terra dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e del ministero della Difesa, un strumento all'avanguardia della tecnologia e dell’innovazione italiana realizzato da Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio. Il primo satellite della nuova costellazione è stato lanciato alla fine del 2020 e si è unito ai quattro satelliti di prima generazione lanciati tra il 2007 e il 2010. Grazie alle ottiche messe a punto anche a Campo Bisenzio, il satellite è in grado di "vedere" la targa di un'auto. Di più: la costellazione è in grado di rilevare i movimenti anche di pochi centimetri del terreno o di parti degli edifici, permettendo di studiare gli effetti dei terremoti o del trascorrere del tempo sulle strutture costruite dall'uomo.
L’immagine di Wembley - acquisita ed elaborata da e-Geos, società dell’Agenzia Spaziale Italiana (20%) e di Telespazio (80%) - mostra lo stadio, inaugurato nel 2007 sulle ceneri della precedente struttura e l’area circostante, il Wembley park, frutto di un importante recupero urbanistico e oggi uno dei quartieri più alla moda della capitale britannica. L’intera area è delimitata da due linee ferroviarie, ben distinguibili nell’immagine radar.
Wembley made in Italy
La transizione dal vecchio Wembley, con le tribune di legno e putrelle d'acciaio che dal 1924 sussultavano sotto i piedi a ogni gol, al nuovo stadio inaugurato nel 2007, ha visto in campo anche l'Italia con la multinazionale veneta Permasteelisa che ha realizzato la struttura esterna in acciaio-vetro, che è poi quella che caratterizza lo stadio disegnato da Populous e Foster&Partners per accogliere 90mila fedeli (in Europa solo il Camp Nou di Barcellona lo supera con 99mila posti).
Fra gli architetti della Permasteelisa che hanno firmato i progetti c'è anche un giocatore italiano che in carriera con la nazionale ha giocato spesso a Londra, ma mai a Wembley: è il capitano dell'Italia del rugby Alessandro Moscardi, trevigiano, che ha guidato gli azzurri nel tempio di Twickenham per i match del Sei Nazioni. Dalle mete ai pannelli di vetro-acciaio in cui è specializzata l'azienda veneta realizzatrice di numerosi grattacieli.
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