W3 di nuovo al comando del girone:
Manelli: «Ci resteremo fino alla fine»

Stefano Manelli
di Federico Feliciello
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Martedì 3 Marzo 2020, 09:10
Tanta fatica, ma è di nuovo primato. Nell’ultimo turno di campionato la W3 Roma Team ha dovuto soffrire non poco in casa del Real Morandi (decisivo il rigore di Mazzesi dopo il botta e risposta tra Damiani e Sargolini) per ottenere i 3 punti ma ha potuto approfittare del pareggio del Terracina, fermata sull’1-1 tra le mura amiche dal Sabaudia, per staccare di due punti in classifica la diretta concorrente per il primo posto. Un successo dal sapore particolare per mister Stefano Manelli: «C’è grande soddisfazione, è stata una gara sofferta, ma ce lo aspettavamo perché in questa fase cruciale della stagione le squadre che sono coinvolte nella lotta per salvezza danno tutto e non ti regalano nulla. Siamo stati bravi a tenere duro e a sacrificarci tanto nell’arco dei 90 minuti. La gioia è doppia perché grazie allo stop del Terracina, siamo tornati al comando e il valore di quanto accaduto va a rafforzare ancora di più l’importanza del successo col Morandi».

Qualche piccolo incidente di percorso aveva interrotto il cammino della W3, ma dopo solo due giornate  i bianconeri hanno immediatamente riconquistato lo scettro del girone C: «Io vedo tutto in positivo, anche gli stop che ci sono stati contro l’Atletico Bainsizza e il Fonte Meravigliosa – dichiara Manelli - Non si cambia da una settimana all’altra, stiamo facendo un qualcosa che sta andando oltre ogni aspettativa e gli episodi a sfavore fanno parte del nostro percorso di crescita».

Tra W3 e Terracina sarà una sfida punto a punto fino all’ultima giornata, lo scontro diretto del 15 marzo potrà dire molto sul futuro di queste due formazioni, ma secondo Manelli non sarà decisivo: «La sfida con il Terracina sarà importante, ma i punti ancora in palio lo sono molto di più rispetto ai tre punti della sfida con i pontini. Il nostro obiettivo è di fare il massimo in tutte le gare fino alla fine, anche perché le squadre che lottano per la salvezza venderanno cara la pelle».
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