NESSUN FAVORITO – «Nella singola partita non si può dire che siamo favorito, l’Inter è forte e in salute. E’ una sensazione che vale la pena vivere, riesco solo a essere felice per andare a giocare una partita che sarà seguita in tutto il mondo. L’Inter è solida, forte, quando prende in mano la gara è pericolosa, quando difende è quadrata e poi riparte. Una squadra completa, sarà una sfida pericolosissima. Parlare ora di lotta scudetto è prematuro. E’ importante anche per loro confermare la loro crescita. Pensare di sistemare la classifica ad ottobre sarebbe un errore».
DUBBIO ARGENTINO – «Dybala o Higuain? Non c’è da convincere uno o l’altro ma solo decidere. Giusto che se uno sta facendo bene sia anche arrabbiato quando va in panchina, lo ritengo un aspetto positivo non negativo, anche se le reazioni a livello mediatico possono fare audience. Conviene puntare su un attaccante che sta bene fisicamente e mentalmente. La difesa dell’Inter è la più forte del campionato, lo dicono i numeri. Dobbiamo confermare i passi avanti che stiamo facendo alzando il livello delle prestazioni. Andiamo là a giocarcela. Bernardeschi è in crescita».
CONTE UN GRANDE – «Il duello con Conte? Non riesco a pensare che gioco contro Conte, penso solo all’Inter, lui è un grande allenatore, lo dimostrano i risultati in ambienti diversi. E’ tra i più importanti del mondo e lo sta dimostrando. A me piacciono le squadre caratterizzate fortemente, gli allenatori che portano avanti un modo di giocare preciso. Decidiamo cento cose diverse al giorno, alcune le sbagliamo, fare pochi errori è un’ottima qualità per un allenatore».
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