Ufficiale: Berlusconi ha acquistato il Monza. Galliani: «Non ho tradito il Milan ero lì in prestito per 31 anni»

Ufficiale: Berlusconi ha acquistato il Monza. Galliani: «Non ho tradito il Milan ero lì in prestito per 31 anni»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 28 Settembre 2018, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 14:59
Ora è ufficiale. Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, ha finalizzato l’acquisizione del 100% del Monza, club attualmente in Lega Pro. L’Assemblea dei Soci ha deliberato la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da Nicola Colombo (Presidente), Paolo Berlusconi, Adriano Galliani, Roberto Mazzo e Danilo Pellegrino. Successivamente, il Consiglio ha nominato Adriano Galliani Amministratore Delegato della Società. «Sono il sindaco più felice di Italia. Una squadra di calcio è un vero punto di riferimento e racchiude risvolti importanti», le parole di Dario Allevi, primo cittadino di Monza.

ADRIANO GALLIANI, amministratore delegato
Debutto. «Per me è una giornata di gioia. Grazie a Silvio Berlusconi torno nella mia squadra del cuore, della mia città. Nel settembre del 1975 divento azionista del Monza grazie ad Aurelio Cazzaniga e trovo come vicepresidente Felice Colombo. Un bel gruppetto di imprenditori brianzoli».

Sogno. «Il Monza è nella mia vita e ha determinato tutta la mia vita. Conosco Berlusconi nel primo novembre del 1979. Mi invita a cena e mi chiede se sono in grado di costruire con Elettronica Industriale tre televisioni. Do la mia disponibilità di creare tre reti, ma con una condizione. Poter seguire il Monza in casa e in trasferta. Berlusconi mi guarda come un pazzo e mi dà l’ok».

Carriera. «Faccio dieci anni di Monza, fino al 31 dicembre del 1985. Mi dimetto dal Monza e passo al Milan con Berlusconi nel febbraio 1986 fino all’aprile del 2017 quando vendiamo il club rossonero. Il giorno della promozione dalla D alla Lega Pro io ho chiamato subito Nicola Colombo».

Milan. «Il Monza non è tradire il Milan. Proprio perché ho iniziato al Monza e sono andato in prestito al Milan per 31 anni. La mia vita senza Berlusconi sarebbe stata diversa e sicuramente meno piacevole».

La trattativa. «Il primo contatto con Nicola Colombo per questa trattativa è avvenuto il 31 agosto e stamattina Fininvest ha acquisito il 100% del club. Il Monza è primo dopo tre giornate, deve solo restare per altre 35 giornate».

Berlusconi. «Ha voluto fare qualcosa per questo territorio, che ci vive. Quando si accendono le luci del Brianteo, ad Arcore si vedono. Per Berlusconi è un atto d’amore, è brianzolo anche lui. Ha sempre amato il calcio. Prima di comprare il Milan, aveva una squadra che era l’Edilnord. Con il Milan mette su una squadra di rugby, baseball, volley e hockey sul ghiaccio. All’epoca volevamo comprare anche l’Olimpia, il basket è un’altra passione. La cifra? Non la diamo, ma i numeri che ho letto sui giornali sono molto vicini alla realtà. A Berlusconi sta tornando l’entusiasmo, si possono fare grandi cose».

Emozioni. «Di professione sono un tifoso. Posso avere o non avere incarichi in società. Sono un tifoso pazzo del Milan, come lo sono del Monza o del basket. Le cariche non mi fanno cambiare il mio modo di fare. Oggi del Monza sono amministratore delegato, ma non c’entra la carica che ricopro. Domenica andrò a Ravenna. Senza picchiare gli arbitri? Dipende (ride, ndc».

Progetti. «Del futuro parlerà Berlusconi».

Rosa. «Abbiamo un buon centravanti, Cori, e un buon portiere. Così come un buon allenatore e un buon direttore sportivo. Nel calcio conosco un bel po’ di gente. Devo dire che tutti mi parlano bene dell’allenatore e del direttore sportivo. Vi pregherei di finirla con i nomi perché abbiamo totale fiducia nello staff. Il Monza è ben gestito ed è primo in classifica. Non bisogna poi alterare gli equilibri quando si rinforza la squadra. Esasperando il concetto, non è che prendi Messi e lo porti a Monza. Le cose vanno fatte con equilibrio. Cominciamo, insomma, questa avventura nel segno della continuità. A noi va bene così, anche il primo posto in classifica. Ho rifiutato molte offerte, per me qui con Fininvest è l’ultimo tango in Paris».

Kakà. «Messi no, ma Kakà sì? Del futuro può parlare solo Berlusconi».

San Siro. «Quasi mai le partite coincidono. Ieri sera ad Empoli ho sofferto molto e comunque certo che frequenterò. Monza e Milan sono forever».

Pubblico. «Se cresci nei risultati, il pubblico ti segue. Se sarà un Milan, scusatemi il Monza, che farà bene, io credo che aumenteranno anche i tifosi».

Brianteo. «Se si ha in mente qualcosa per riqualificarlo? Abbiamo preso il Monza e ora vedremo cosa faremo con tutta la passione possibile».

Derby. «Se sogno Milan-Monza? I sogni non si possono bloccare. Lo sogno tra due anni. In teoria si arriva in A nelluglio 2020. Il mio cuore sarà diviso? Vediamo quando succederà».

Elezioni Figc. «Se pensiamo di giocare un ruolo da domani? Nicola andrà a Firenze in Lega. Non è che arriviamo al Milan, no al Monza, e ribaltiamo il mondo. Gravina lo conosco benissimo. Non è che arrivano i fenomeni che cambiano, bisogna sentire cosa pensano le altre società. Poco alla volta conosceremo anche le dinamiche della Lega di serie C».

Lapsus. «Favorevoli alle squadre B. Se il Milan vuole una seconda squadra, non c’entra niente con il Monza. Noi con il club rossonero non c’entriamo più niente».

Massaro. «Se avrà un ruolo? Può fare quello che vuole. Certo, al Como non deve andare».

NICOLA COLOMBO, presidente
«Il 2 luglio 2015 nell’aula di Tribunale c’ero io e forse otto tifosi. Era un momento drammatico per il calcio a Monza. Allora non c’era nessuno che credesse a un progetto calcio qui a Monza. Ringrazio mio padre in primis perché mi ha sempre appoggiato in questa scelta. Il club va nelle mani migliori in assoluto, hanno risorse importanti, competenza e passione. Con Galliani abbiamo la stessa malattia, siamo malati di calcio. Poi, ovviamente ci sono le esperienze che io non ho. Loro porteranno il Monza molto più lontano di dove siamo arrivati adesso».
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