Uefa, Uva: «Sanzioni Turchia? Prematuro parlarne»

Uefa, Uva: «Sanzioni Turchia? Prematuro parlarne»
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Lunedì 14 Ottobre 2019, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 11:45

È possibile che in seguito all'invasione della Siria sia revocata la scelta di Istanbul per disputare la finale di Champions del prossimo 30 maggio? «Revocare una finale è un atto forte. Penso che ora non siamo nemmeno nelle condizioni di discuterne - ha risposto Michele Uva, vicepresidente dell'Uefa, ospite di 'Radio anch'io Sport' - È chiaro che con il comitato esecutivo ed il presidente Ceferin, valuteremo le situazioni, ma mi sembra assolutamente prematuro parlare di sanzioni a questo livello».

Certo è che «il calcio non può far finta di nulla» a proposito di quello che sta succedendo in Siria, ha aggiunto Uva. Il saluto militare dei giocatori turchi dopo la vittoria con l'Albania potrebbe avere ripercussioni? «Lo sport, e soprattutto il calcio che ha una esposizione mediatica mondiale, non può permettersi segni distintivi di natura politica. Certi gesti sono assolutamente da biasimare». Il tipo e l'entità di eventuali sanzioni «dipende molto non solo dai referti del delegato Uefa e dell'arbitro, ma chiaramente dalle immagini televisive e fotografiche - ha spiegato ancora il dirigente - Quella della federazione è una sanzione per responsabilità oggettiva, poi si può passare anche a sanzioni per i singoli giocatori. Ma sono valutazioni che vanno fatte solo dopo aver visto tutto il materiale e questo spetta agli organi inquirenti e giudicanti». Questa sera si gioca Francia-Turchia e all'andata la Marsigliese venne fischiata: «Mi aspetto che sia una bellissima partita perché ha un valore sportivo altissimo - è l'auspicio di Uva - Mi auguro che tutto sia ricompreso in uno spettacolo sportivo straordinario. C'è attenzione dal punto di vista della sicurezza, ma spero che i tifosi dimostrino di amare il calcio e di non sconfinare nell'ambito politico, che è qualcosa che ci fa tremare tutti».

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