Totti a Ranieri: «Abbiamo rapporto
stretto e vero, dna di romani e romanisti»

Totti e Ranieri
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Venerdì 17 Settembre 2010, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 19:16
ROMA (17 settembre) - Il rapporto con Claudio Ranieri decisamente stretto e vero. Francesco Totti, capitano della Roma, cancella le polemiche nate dopo la sconfitta che la squadra giallorossa ha subito mercoled sul campo del Bayern Monaco per 2-0.



Dopo la gara, il numero 10 della Roma aveva evidenziato l'atteggiamento troppo prudente della squadra parlando di «catenaccio». Ieri c'era stato un colloquio tra i due a Trigoria. Totti aveva sottolineato che la Roma ha «la qualità e i calciatori per giocare all’attacco». Ranieri era però rimasto della sua idea: «Si potrà fare quando staremo meglio» poi rilanciando: «Se avessimo pareggiato, per tutti sarebbe stato un capolavoro». A queste parole era seguito un tam tam cittadino, immancabile in questi casi, che sollevava dubbi sulla panchina di Ranieri.



«A questo punto, per evitare ulteriori interpretazioni devianti rispetto a quella che è la realtà, credo sia doverosa una precisazione relativamente a tutto ciò che è stato scritto, titolando o meno i giornali - scrive Totti dal blog del suo sito - ero con alcuni tifosi per delle foto lontano dalla zona riservata alla stampa e in quel momento ho semplicemente risposto ad una affermazione sull'incontro in modo tipicamente romano, che come i romani sanno è espressivo e colorito».



«Questo messaggio - scrive Totti - è indirizzato a tutti i tifosi della Roma, quelli veri che come me e il mister amano la maglia giallorossa incondizionatamente. Negli ultimi giorni si è parlato molto e scritto di tutto». Il feeling con il tecnico è assolutamente solido. «Chi mi conosce sa bene che quando perdo le partite sono il primo ad essere dispiaciuto, prima come tifoso e poi come calciatore. Vorrei vedere la mia squadra giocare sempre a viso aperto contro tutti per onorare il nome e la grandezza di questa città che rappresentiamo», prosegue il capitano.



«Il dialogo di un calciatore con il proprio tecnico - spiega Totti - è quotidianità e ancor più se sei il capitano della squadra: questo sempre indipendentemente dagli andamenti e dai risultati. È una comunicazione giornaliera e costante. Ma con Ranieri, si va anche al di là di un semplice confrontarsi, è un rapporto decisamente stretto e vero quello che si è creato: il nostro è un Dna di romani e romanisti, un filo conduttore che lega chi parla la stessa lingua, si capisce al volo e non ha bisogno di troppi preamboli». «Teniamo a questi colori, a questa maglia, ai nostri tifosi: siamo noi i primi sostenitori e come tali ci comportiamo», conclude.
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