Roma, Pinto: «Impossibile creare un instant team. Mourinho è allineato, ci vuole tempo»

Roma, Pinto: «Impossibile creare un istant team. Mourinho è allineato, ci vuole tempo»
di Gianluca Lengua
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Martedì 16 Novembre 2021, 20:21

«Mourinho è allineato con le strategie della società. Sarà impossibile fare un instant team». Tiago Pinto rompe il silenzio e getta acqua sul fuoco divampato dopo le polemiche esplose per gli ultimi risultati conseguiti dalla Roma. A esasperare gli animi anche le recenti dichiarazioni di José Mourinho che ha puntato il dito contro l’organico, reputato da lui non altezza di competere per obiettivi significativi: «Quando abbiamo cominciato questo progetto tecnico sapevamo di avere bisogno di tempo, lo sapevamo tutti: la proprietà, io, anche Mourinho nella prima conferenza stampa ma anche altre volte, abbiamo parlato di questa tema del tempo, non come una scusa per i cattivi risultati, ma perché abbiamo veramente bisogno di tempo», ha detto il general manager della Roma a Sky Sport.

Tempo che Mourinho vorrebbe accorciare grazie alla finestra di mercato invernale in cui sarà possibile acquistare nuovi rinforzi: «Sul mercato non possiamo creare delle grandi aspettative per gennaio.

Ma siamo convinti che tutti insieme, proprietà, scouting, Mourinho, Tiago Pinto, come abbiamo fatto in estate, troveremo le soluzioni giuste per mantenere l’approccio sostenibile di cui abbiamo parlato, ma allo stesso tempo migliorare la squadra come la proprietà, Mourinho e io vogliamo».

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Un approccio, dunque, che non sembrerebbe andare a genio a Mourinho, da sempre abituato ad allenare grandi campioni: «Credo si sia costruita questa immagine di Mourinho perché lui, per fortuna, ha allenato le migliori squadre del mondo e queste squadre magari non hanno lo stesso progetto e la stessa strategia che ha la Roma. Ma non sarebbe stato possibile prendere un allenatore come Mourinho se non fossimo stati allineati nella strategia. Lui è totalmente allineato, noi sappiamo che non possiamo creare un instant team come altre squadre fanno, al massimo 4 o 5 in tutto il mondo».

Dunque, Mourinho non è più sinonimo di grandi calciatori, ma di crescita, giovani e giocatori da lanciare nel mondo del calcio. Una nuova vita per lo Special One che, a sentire Pinto, condivide pienamente: «Mourinho non solo è consapevole, ma è anche allineato. Vogliamo lavorare con tutte le aree intorno alla squadra: vogliamo migliorare in ogni finestra di mercato come vogliamo migliorare ogni giorno in tutte le aree intorno la squadra. Quando abbiamo preso Mourinho lo abbiamo preso con la certezza che la sua esperienza, la sua intelligenza e la sua leadership erano giuste per sviluppare questo progetto di tre anni, di cambiamento della mentalità, di ricostruzione della rosa: un progetto in grado di far sviluppare e migliorare tutti i giocatori della Roma. E devo dire che quattro mesi dopo sono sicuro che la scelta è stata giusta e sono sicuro che Mourinho sarà uno degli allenatori più importanti della storia della Roma».

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La rivoluzione di Mourinho

Pinto ricorda anche i debiti che ha accumulato la Roma negli ultimi anni e gli sforzi economici fatti da Friedkin per tentare di ripianarli: «La proprietà ha ereditato una situazione finanziaria difficile nel Club, con esigenze finanziarie che come voi sapete loro continuano a sostenere costantemente, e noi dal punto di vista sportivo abbiamo trovato una situazione che aveva bisogno di tempo per cambiare».

La rivoluzione è partita da Mourinho che sta cambiando la Roma dal suo interno: «Lui con la sua leadership sta cambiando tutti i dipartimenti intorno alla squadra, dallo scouting, al match analysis, persino alle operations. Quando guardiamo anche a dei dettagli nella gestione di grandi squadre, può capitare di chiederci perché non ci avevamo pensato anche noi: sono certi dettagli che aiutano a crescere e su questo stiamo lavorando insieme. In più c’è tutto il lavoro che stiamo facendo con il settore giovanile. Voi vedete Felix, ma non vedete tutto il lavoro che Mourinho sta facendo negli ultimi mesi. È andato a vedere le partite della Primavera, ha chiamato tanti giocatori per gli allenamenti della prima squadra, fa un lavoro personalizzato con questi giocatori per svilupparne al meglio le qualità. Felix è la faccia visibile di questo lavoro, ma poi ci sono Missori, Tripi, Volpato…sono sicuro che, grazie al lavoro che Mourinho sta portando avanti con loro e con altri, la Roma in futuro otterrà grandi benefici».

 

Nuova frecciata sugli errori arbitrali

Chiusura sugli errori arbitrali degli ultimi mesi: «È sfortuna. Io voglio sempre rispettare tutti e il ruolo degli arbitri è sempre molto difficile, lo so, ma devo dire che, senza cercare scuse, la Roma è stata molto sfortunata con gli arbitri nell’ultimo mese».

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