Terracina, ingrana Di Giovanni:
«Qui c’è un’organizzazione top»

Terracina, ingrana Di Giovanni: «Qui c’è un’organizzazione top»
di Tiziano Pompili
2 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Gennaio 2020, 15:58
Un inizio d’anno nuovo col botto per Luca Di Giovanni. L’attaccante esterno classe 1993, arrivato a Terracina da cinque partite, nelle ultime due si è sbloccato e ha realizzato quattro reti. Gli ultimi due sigilli sono arrivati ieri nel match che i tigrotti di mister Gerli hanno vinto in modo travolgente contro il Real Morandi per 6-0. «Una partita senza storia, già all’intervallo eravamo in vantaggio di quattro reti. In casa nostra per le avversarie è molto dura» dice l’ex giocatore del Montespaccato e della Tivoli che poi spiega i motivi che lo hanno portato a giocare fuori la provincia di Roma per la prima volta in carriera: «L’ambizione di questa società che ha un’organizzazione da top team, praticamente da serie A. Inoltre sia il mister che il direttore, ma pure il mio compagno di squadra Fiorini hanno insistito tanto per avermi qui e questo mi ha convinto. Il club vuole a tutti i costi approdare nelle categorie superiori e noi ci proveremo in ogni modo».
 
Il Terracina rimane alle spalle della W3 Roma Team che non molla un centimetro: «Conosco alcuni giocatori tra cui i fratelli Troccoli che hanno fatto benissimo col Team Nuova Florida, sicuramente sono la vera sorpresa del campionato per il ritmo che stanno tenendo. Terzi incomodi? Difficile che escano fuori, sia noi che la W3 Roma Team stiamo correndo tantissimo e quindi probabilmente questo duello andrà avanti fino alla fine».
 
Di Giovanni inquadra il possibile momento decisivo: «Il rendimento delle due squadre fa pensare che lo scontro diretto (fissato per il 15 marzo prossimo) potrebbe essere fondamentale, ma bisognerà vedere in quale modo si arriverà a quella gara». La chiusura è sul suo scintillante inizio d’anno nuovo: «Ero fermo da due mesi e quindi avevo bisogno di ritrovare la condizione migliore. Durante la sosta ho lavorato tanto e il 2020 si è aperto bene, ma bisogna continuare così».
© RIPRODUZIONE RISERVATA