Tardelli "pazzo" di Locatelli: «La Juve ha trovato un altro Marchisio»»

Tardelli "pazzo" di Locatelli: «La Juve ha trovato un altro Marchisio»»
di Alberto Mauro
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 00:17 - Ultimo aggiornamento: 5 Ottobre, 12:08

Un conto è immaginarlo. Da ragazzino, al campetto con gli amici, o magari in cameretta di fronte al poster di Del Piero. Un altro è scegliere la Juventus, poi sedurla fino a diventarne un pilastro, l’elemento ad oggi più vitale del centrocampo. Manuel Locatelli si è presentato a Torino con un Europeo in bacheca, ma nessuna corsia preferenziale: ha convinto prima Allegri e poi i tifosi, conquistandosi tutto sul campo. «È stato comprato esattamente con questo obiettivo - spiega Marco Tardelli, ex centrocampista bianconero e della Nazionale -. Ha personalità da vendere, in più in un centrocampo come quello della Juve è più facile: hai decisamente più qualità intorno a te e anche in attacco». 


PREDESTINATO
Avvio di stagione da sogno con due gol pesantissimi (Samp e Torino), un paio di assist e il salvataggio clamoroso sulla linea contro lo Spezia. Roba da predestinati - soprattutto a quell’età -, e segno che la nuova generazione azzurra plasmata da Mancini non è un fuoco di paglia, ma sta bruciando le tappe. Anche allo Stadium, nel solco dei grandissimi centrocampisti del passato. «Più che a me somiglia a Marchisio - prosegue Tardelli -, in questo momento Locatelli è l’uomo del centrocampo di Allegri che sa gestire meglio il gioco. Ha qualità, tempi di passaggio, letture e inserimento, ed è anche in grado di aggredire l’area avversaria come pochi, come contro il Toro». Tardelli non ha dubbi, Marchisio se lo coccola sui social ed esulta insieme a lui. “Grande Locatelli!!!! Inserimento e colpo da biliardo nell’angolino”. Stessi inserimenti e stessi bolidi vincenti del Principino, e quella foto di Manuel bimbo con una maglia della Juventus XL sulle spalle postata dal fratello Mattia al momento della firma sembra quasi un passaggio di consegne spontaneo. «Sta imparando a gestire benissimo i momenti della partita.

E non accusa la pressione - spiega Tardelli -. Dopo una stagione del genere al Sassuolo e un Europeo da protagonista non credo abbia più molto da dimostrare in quel senso». La fiondata da tre punti nel derby contro il Toro gli ha dato lo slancio per organizzare una proposta di matrimonio mozzafiato sul Lago di Como alla fidanzata Thessa, incassando il “Sì”. Pare fosse una mezza promessa sussurrata ad amici: «Se segno nel derby…». Più di così era difficile immaginare dopo le prime settimane in bianconero, ma Allegri lo ha messo subito nelle condizioni di fare la differenza. «Per me rende al meglio davanti alla difesa - l’analisi di Tardelli -. Credo che Locatelli abbia bisogno di un centrocampo diverso, magari affiancato da qualche altro giocatore di qualità. Ma non Pjanic, qualcuno con più propensione all’inserimento. Uno che si butta dentro. Più uno alla Khedira». 


LO SCUDETTO
Khedira è stato uno degli alfieri degli scudetti di Allegri, così come Chiellini e Bonucci (con andata e ritorno da Milano). I due senatori azzurri hanno trovato in Chiesa e Locatelli due degni eredi, e i progressi di “Loca” col Mancio passano dalla quotidianità alla Continassa. «La sua evoluzione in Nazionale? Dipende in tutto e per tutto da come proseguirà la sua avventura in maglia Juve. Credo che Locatelli abbia grandi margini di miglioramento, anche con l’Italia». 

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