Un conto è immaginarlo. Da ragazzino, al campetto con gli amici, o magari in cameretta di fronte al poster di Del Piero. Un altro è scegliere la Juventus, poi sedurla fino a diventarne un pilastro, l’elemento ad oggi più vitale del centrocampo. Manuel Locatelli si è presentato a Torino con un Europeo in bacheca, ma nessuna corsia preferenziale: ha convinto prima Allegri e poi i tifosi, conquistandosi tutto sul campo. «È stato comprato esattamente con questo obiettivo - spiega Marco Tardelli, ex centrocampista bianconero e della Nazionale -. Ha personalità da vendere, in più in un centrocampo come quello della Juve è più facile: hai decisamente più qualità intorno a te e anche in attacco».
PREDESTINATO
Avvio di stagione da sogno con due gol pesantissimi (Samp e Torino), un paio di assist e il salvataggio clamoroso sulla linea contro lo Spezia. Roba da predestinati - soprattutto a quell’età -, e segno che la nuova generazione azzurra plasmata da Mancini non è un fuoco di paglia, ma sta bruciando le tappe. Anche allo Stadium, nel solco dei grandissimi centrocampisti del passato. «Più che a me somiglia a Marchisio - prosegue Tardelli -, in questo momento Locatelli è l’uomo del centrocampo di Allegri che sa gestire meglio il gioco. Ha qualità, tempi di passaggio, letture e inserimento, ed è anche in grado di aggredire l’area avversaria come pochi, come contro il Toro». Tardelli non ha dubbi, Marchisio se lo coccola sui social ed esulta insieme a lui. “Grande Locatelli!!!! Inserimento e colpo da biliardo nell’angolino”. Stessi inserimenti e stessi bolidi vincenti del Principino, e quella foto di Manuel bimbo con una maglia della Juventus XL sulle spalle postata dal fratello Mattia al momento della firma sembra quasi un passaggio di consegne spontaneo. «Sta imparando a gestire benissimo i momenti della partita.
LO SCUDETTO
Khedira è stato uno degli alfieri degli scudetti di Allegri, così come Chiellini e Bonucci (con andata e ritorno da Milano). I due senatori azzurri hanno trovato in Chiesa e Locatelli due degni eredi, e i progressi di “Loca” col Mancio passano dalla quotidianità alla Continassa. «La sua evoluzione in Nazionale? Dipende in tutto e per tutto da come proseguirà la sua avventura in maglia Juve. Credo che Locatelli abbia grandi margini di miglioramento, anche con l’Italia».