Supercoppa, Miccichè: «Con il caso Khashoggi non avrei scelto Jedda»

Supercoppa, Miccichè: «Con il caso Khashoggi non avrei scelto Jedda»
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Giovedì 3 Gennaio 2019, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 18:58
La Supercoppa di Lega serie A si giocherà a Gedda, in Arabia Saudita, in linea - e non in contraddizione - con le scelte dell'Italia; e le donne potranno andare allo stadio da sole, non accompagnate come si è diffuso in queste ore, «e sarà una prima volta storica». Così il presidente della Lega calcio, Gaetano Miccichè, interviene sulla polemica per presunte discriminazioni alle donne, nella partita del 16 gennaio. «Il sistema calcio non può assurgere ad autorità sui temi di politica internazionale, né può fare scelte che non rispettino il sistema Paese»

«Il caso Khashoggi - scrive il presidente della Lega di serie A, Gaetano Miccichè in una lunga nota rivolta ai tifosi del calcio -, avvenuto lo scorso ottobre, dunque mesi dopo la definizione dell'accordo, ha posto la scelta dell'Arabia Saudita sotto i riflettori e doverosamente la Lega Serie A si è interrogata su cosa fosse giusto fare. Il calcio fa parte del sistema culturale ed economico italiano e non può avere logiche, soprattutto nelle relazioni internazionali, diverse da quelle del Paese a cui appartiene». «L'Arabia Saudita è il maggior partner commerciale italiano nell'area mediorientale grazie a decine di importanti aziende italiane che esportano e operano in loco, con nostri connazionali che lavorano in Arabia e nessuno di tali rapporti è stato interrotto - prosegue Miccichè - Il sistema calcio non può assurgere ad autorità sui temi di politica internazionale, né può fare scelte che non rispettino il sistema Paese. Al contrario, è un fondamentale supporto alla promozione del made in Italy e dei suoi valori. Il calcio non fa politica, ma ha un ruolo sociale, in questo caso di veicolo di unione e comunanza tra popoli che non ha uguali in nessun altro settore. In poche ore di prevendita la Supercoppa a Jeddah ha registrato il sold out, un evento di una portata internazionale atteso con grande entusiasmo dai tifosi locali».

«Quando abbiamo preso questa decisione, la vicenda Khashoggi non era avvenuta. Se ci fosse stata, probabilmente non avrei fatto questa scelta». Intervistato da RaiSport, il presidente della lega calcio di Serie A Gaetano Miccichè torna sul tema della finale di Supercoppa italiana che si giocherà il 16 gennaio in Arabia Saudita, a Jeddah.

«Non ho sentito nè il Premier nè il ministro degli Esteri - dice ancora - ma solo, diversi mesi fa, l'ambasciatore italiano in Arabia Saudita, che mi ha confermato ciò che già sapevo: l'Arabia Saudita è un paese molto importante per l'Italia a livello di scambi commerciali.
Devono essere le istituzioni a dare indicazioni in senso diverso». «Allo stadio ci sono settori dedicati - aggiunge Miccichè - ma fino a poco tempo fsa le donne non potevano assistere ad eventi sportivi. Siccome abbiamo firmato un accordo per far sì che in cinque anni si disputino altre due finali di Supercoppa in quel paese mi auguro che si possa arrivare a una piena parità e a una piena libertà». Ma è vero che per i soldi si va ovunque? «Il commento non è esatto - risponde Miccichè -. L'area dei ricavi è ciò che mantiene tutti, è inutile essere ipocriti con noi stessi: se non ci sono ricavi, non c'è niente».
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