TURN OVER
In estate sono stati risolti dallo staff medico i suoi problemi alla schiena, ma forse il Liverpool non si è tirato indietro solo per la sua lombalgia: «Thomas sarà un giocatore della Lazio per i prossimi tre anni – giura papà Fotaq – solo perché è felice di far parte di questo club».
Sino a fine marzo scorso, nonostante appena 8 gare senza subire reti, l’albanese aveva donato punti (almeno 12) preziosi. La crescita era tangibile, ma adesso è come se si fosse arrestata in alcuni fondamentali. Strakosha non è maturato nelle uscite, nelle respinte (vedi gol di Mandzukic), mette i brividi coi piedi. Forse da Auronzo ha cominciato pure ad aver paura di perdere i suoi gradi. Non c’è più Vargic, adesso esiste la concorrenza, Proto ha iniziato alla grande in Europa. E domani scenderà in campo pure a Francoforte. Non sarà l’unica riserva che cercherà d’insidiare un titolare, ma anche lui avrà bisogno che la difesa smetta di scricchiolare. PROVE Nove i gol subiti da Strakosha in 7 giornate, uno da Proto all’esordio col Limassol. La retroguardia biancoceleste non protegge la porta, in Germania Inzaghi dovrebbe far rifiatare anche Acerbi per la prima volta. Potrebbe toccare a Luiz Felipe (anche se reduce dall’infortunio) al centro con Bastos e uno fra Wallace, Caceres e Radu. Su quest’ultimo si stanno facendo delle valutazioni se impiegarlo o meno dall’inizio così come sul lungodegente Berisha. Quest’ultimo spera d’insidiare Milinkovic con Badelj e Murgia a centrocampo. Sulle fasce scalpitano Basta e Durmisi, davanti Correa e Caicedo. Sarà turnover praticamente totale, ma anche prove generali per la Fiorentina. Alla luce delle prestazioni dei titolari nel derby sono azzerate le gerarchie: chi dimostrerà in Europa la fame invocata da Inzaghi, anche in campionato si prenderà nuovi gradi. Non esistono più preferiti.
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