Strakosha non convince, c'è aria di panchina in Germania

Strakosha non convince, c'è aria di panchina in Germania
di Alberto Abbate
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Mercoledì 3 Ottobre 2018, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 15:28
Parate e papere, miracoli e uscite a vuoto, Strakosha è il portiere senza vie di mezzo. Quello che stoppa Ronaldo in volo e al fotofinish chiude la porta (e la vittoria) a Empoli, ma pure quello che regala con un rinvio maldestro all’Inter il match point Champions. E’ lo stesso che para i diagonali di El Shaarawy e Dzeko nei primi minuti, ma poi si nasconde dietro la barriera quando Kolarov piazza la punizione che vale un altro derby: «La posizione di Thomas era sbagliata, lui voleva vedere la palla – svela papà Fotaq – ma doveva stare più a sinistra. Abbiamo discusso dopo la gara, sono sicuro che mio figlio abbia avvertito la mia pressione e quella della sua famiglia, ma abbiano cercato di non insistere troppo perché sapeva già di aver sbagliato». Anche in quell’uscita a farfalle sul vantaggio giallorosso prima del tacco di Pellegrini: «Thomas ha commesso degli errori, ma è pronto a ripartire per migliorare». E’ proprio questo il punto: Strakosha è un portiere a metà, divide et impera, troverà mai una continuità? Non parliamo ovviamente di presenze, con 38 gare in A l’anno scorso ha fatto addirittura registrare il record dell’era Lotito. Proprio per questo ora ci si aspettava la definitiva consacrazione. Invece ecco altri errori determinanti che fanno tornare in auge il tormentone: la Lazio ha sempre avuto numeri uno fra i pali, Strakosha diventerà mai un campione?

TURN OVER
In estate sono stati risolti dallo staff medico i suoi problemi alla schiena, ma forse il Liverpool non si è tirato indietro solo per la sua lombalgia: «Thomas sarà un giocatore della Lazio per i prossimi tre anni – giura papà Fotaq – solo perché è felice di far parte di questo club».
Sino a fine marzo scorso, nonostante appena 8 gare senza subire reti, l’albanese aveva donato punti (almeno 12) preziosi. La crescita era tangibile, ma adesso è come se si fosse arrestata in alcuni fondamentali. Strakosha non è maturato nelle uscite, nelle respinte (vedi gol di Mandzukic), mette i brividi coi piedi. Forse da Auronzo ha cominciato pure ad aver paura di perdere i suoi gradi. Non c’è più Vargic, adesso esiste la concorrenza, Proto ha iniziato alla grande in Europa. E domani scenderà in campo pure a Francoforte. Non sarà l’unica riserva che cercherà d’insidiare un titolare, ma anche lui avrà bisogno che la difesa smetta di scricchiolare. PROVE Nove i gol subiti da Strakosha in 7 giornate, uno da Proto all’esordio col Limassol. La retroguardia biancoceleste non protegge la porta, in Germania Inzaghi dovrebbe far rifiatare anche Acerbi per la prima volta. Potrebbe toccare a Luiz Felipe (anche se reduce dall’infortunio) al centro con Bastos e uno fra Wallace, Caceres e Radu. Su quest’ultimo si stanno facendo delle valutazioni se impiegarlo o meno dall’inizio così come sul lungodegente Berisha. Quest’ultimo spera d’insidiare Milinkovic con Badelj e Murgia a centrocampo. Sulle fasce scalpitano Basta e Durmisi, davanti Correa e Caicedo. Sarà turnover praticamente totale, ma anche prove generali per la Fiorentina. Alla luce delle prestazioni dei titolari nel derby sono azzerate le gerarchie: chi dimostrerà in Europa la fame invocata da Inzaghi, anche in campionato si prenderà nuovi gradi. Non esistono più preferiti.
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