Sport, nel Dl Rilancio Fondo con l'1% delle scommesse e 200 milioni per il Bonus lavoratori

Sport, nasce Fondo per il rilancio con l'1% delle scommesse
3 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Maggio 2020, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 14:40

«Al fine di far fronte alla crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze il "Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale", per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le suddette risorse sono assegnate all'Ufficio per lo sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e sono destinate a misure di sostegno e di ripresa del movimento sportivo». È questa una delle proposte contenute nel Dl rilancio allo studio del Governo.

«Per gli anni 2020, 2021 e 2022 -si legge nella bozza-, il livello di finanziamento del Fondo di cui al comma 1 è stabilito nella misura annua dell'uno per cento [ovvero dello 0,75 per cento] sul totale della raccolta da scommesse relative a eventi sportivi di ogni genere, anche in formato virtuale, effettuate in qualsiasi modo e su qualsiasi mezzo, sia on-line, sia tramite canali tradizionali, come determinata con cadenza quadrimestrale dall'ente incaricato dallo Stato, al netto della quota riferita all'imposta unica di cui al decreto legislativo 23 dicembre 1998, n. 504, e comunque in misura non inferiore complessivamente a trentacinque milioni di euro per l'anno 2020, e quaranta milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022».

A Sport e Salute affidati, fino a fine anno, 200 milioni di euro per le indennità ai lavoratori dello sport. È una delle misure contenute nella bozza di decreto legge Rilancio allo studio del governo.

«Per i mesi di aprile e maggio 2020, l'indennità pari a 600 euro è riconosciuta dalla società Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 200 milioni di euro per l'anno 2020, ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale, il Comitato Italiano Paralimpico, le federazioni sportive nazionali, le
discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale e dal Comitato Italiano Paralimpico, le società e associazioni sportive dilettantistiche».

L'emolumento «non concorre alla formazione del reddito e non è riconosciuto ai percettori di altro reddito da lavoro e del reddito di cittadinanza. Per le finalità di cui al comma 1 le risorse trasferite a Sport e Salute s.p.a. sono incrementate di 200 milioni di euro per l'anno 2020». Le domande e le documentazioni necessarie «vanno presentate alla società Sport e Salute s.p.a. che le istruisce secondo l'ordine cronologico di presentazione. Ai soggetti già beneficiari per il mese di marzo la medesima indennità pari a 600 euro è erogata, senza necessità di ulteriore domanda, anche per i mesi di aprile e maggio 2020».

Con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con l'Autorità delegata in materia di sport, da adottare entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge, sono individuate le modalità di presentazione delle domande, i documenti richiesti e le cause di esclusione. Il limite di spesa è innalzato sino a 120 milioni di euro. Le risorse trasferite a Sport e Salute s.p.a sono conseguentemente incrementate di ulteriori 70 milioni di euro.

La disposizione si applica anche ai lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti con retribuzione annua lorda non superiore a 50.000 euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA