Sport e Salute e Coni, firmato il contratto: scoppia la pace

Sport e Salute e Coni, firmato il contratto: scoppia la pace
di Emiliano Bernardini
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Martedì 5 Novembre 2019, 09:30
Nessuno ha mollato ma al tempo stesso nessuno ha perso. Pace fatta tra il Coni e Sport e Salute. Nessun ritardo sulla tabella di marcia e sulle scadenze fissate. Come da programma è arrivata la tanto agognata firma sul contratto di servizio che ne regolerà il rapporto da qui alla fine dell’anno. L’annuncio è stato dato nella serata di ieri da una nota congiunta del Comitato olimpico e della nuova società per lo sport, che insieme «ringraziano il ministro Vincenzo Spadafora per il fattivo contributo dato al raggiungimento dell’ accordo». Il responsabile del dicastero le Politiche giovanili e lo sport ha espresso «profonda soddisfazione per l’accordo raggiunto», un «risultato davvero soddisfacente che sono certo segnerà l’avvio di un percorso costruttivo e sinergico. Con convinzione abbiamo svolto un ruolo significativo per favorire, nei tempi che avevo indicato, la positiva conclusione di un processo delicato e senza dubbio tecnicamente assai complesso», ha concluso il ministro Spadafora. Ma come si è arrivati alla firma? Di fatto la soluzione trovata per arrivare all’accordo è quella di affidare ad un comitato tecnico paritetico la gestione dei servizi rientranti negli uffici che non possono formare oggetto del cosiddetto avvalimento: marketing, coordinamento centrale del territorio e centro studi. Tradotto: nessuno vince e nessuno perde.
DECISIVA L’AVVOCATURA
Fondamentali per la firma sono stati l’intervento del ministro e un parere dell’Avvocatura di Stato che di fatto hanno permesso di superare alcuni scogli che stavano frenando la conclusione della trattativa, cui si è giunti ripartendo da un incontro del 21 ottobre scorso tra i numeri uno del Coni, Giovanni Malagò, di Sport e Salute, Rocco Sabelli e il capo di gabinetto del ministro dello Sport, Giovanni Panebianco. Si conclude così una querelle particolarmente lunga, nata fin dall’istituzione, nella legge di bilancio per il 2019, proprio di Sport e Salute, con competenze più ampie rispetto a quelle della precedente Coni Servizi. Da oggi inizia dunque una nuova era fatta di collaborazione tra le due realtà. Intanto nei giorni scorsi la Legge di Bilancio aveva tolto a Sport e Salute la gestione del Fondo «Sport e periferie». I 250 milioni (2019-2025) destinati alla realizzazione e/o al completamento di impianti d’interesse pubblico su tutto il territorio nazionale, rientrano dov’erano prima della riforma voluta dall’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti. Cioè nella diretta disponibilità dell’Ufficio dello Sport della presidenza del Consiglio, che nel frattempo si è trasformato nel dicastero guidato da Vincenzo Spadafora.
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