NAPOLI - Luciano Spalletti presenta la sfida del Napoli contro l'Inter. L'appuntamento di San Siro ha il sapore forte del big match. Spalletti ha anche un passato nerazzurro: «Se sarò accolto dai fischi? La gente può fare quello che vuole, i fischi li ho presi da tante parti ma io devo valutare il mio lavoro. Quando vado via, guardo se ho lasciato i conti migliori e se ho vinto qualche partita, poi ognuno può dare il taglio che vuole. Ho finito all'Inter con la difficoltà della gestione di quel momento ma non ho dato colpa a nessuno di quel quarto posto, ho finito e sono tornato a casa perché mi hanno mandato a casa ma delle valutazioni vanno fatte. Se uno può spendere 240 milioni di stipendi non è uguale a 100, si vanno a prendere giocatori diversi, non quelli che stanno fermi a casa ma dal Chelsea, dal City o dallo United che sono più abituati a vincere. Ringrazierò i giocatori che mi hanno dato tutto, vado orgoglioso anche di aver ridato forza alla conformazione della Pinetina. Nessuna rivincita da parte mia».
Quindi sulla partita: «Tutte e due hanno bisogno di far punti e andranno alla ricerca della vittoria, ma ovviamente non è decisiva né definitiva per noi e neanche per loro. L'assenza di Politano fa parte delle difficoltà di questa stagione. Mancherà anche Manolas che non recupera. Nelle prime partite non abbiamo avuto Demme, Zielinski e non c'era nemmeno Anguissa. Nonostante tutto abbiamo giocato. Andremo a Milano con le certezze di quello che abbiamo prodotto finora. C'è un avversario che ha le nostre stesse qualità, un livello come il nostro e gioca come negli anni precedenti. A destra possono giocare Zielinski, Elmas, Lozano.