Spagna, la Liga riparte giovedì con il derby di Siviglia e nessun "piano b"

Spagna, la Liga riparte giovedì con il derby di Siviglia e nessun "piano b"
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Martedì 9 Giugno 2020, 16:12
La Liga spagnola riparte con gli effetti speciali, per guardare le partite in tv come se ci fosse il pubblico negli stadi, e al momento tiene segreto il 'piano B' nel caso di nuovo stop per il coronavirus. «Non vediamo altra opzione diversa da quella di finire il campionato», è la posizione della Liga, al via con la ferrea convinzione che, per portare a termine il 19 luglio le ultime 11 giornate, non serviranno né i playoff né un algoritmo, formule su cui si è diviso il calcio italiano. Dopo tre mesi di stop forzato si ricomincia giovedì dal derby di Siviglia. Poi sabato toccherà al Barcellona (a Maiorca) e domenica al Real Madrid (con l'Eibar), separate da due punti nel testa a testa per il titolo, aperto come ancora le corse all'Europa e alla salvezza.

«Abbiamo un protocollo preciso e importante, con cui pensiamo di poter concludere il campionato - ha spiegato Juan Marn, delegato della Liga in Italia -. Se i contagi da coronavirus dovessero ricominciare, abbiamo diversi piani ma nessuno è pubblico. Si decide insieme, Liga e federazione». Il protocollo vieta le strette di mano, obbliga a cambiare le divise di gioco nell'intervallo. Ma, soprattutto, è diverso da quello italiano nell'approccio in caso di nuove positività: non una quarantena di 14 giorni, ma un isolamento per la squadra finché arrivano i risultati dei test di tutti. «Altrimenti - ha notato il delegato della Liga - sarebbe un disastro per il calendario». A differenza della Lega Serie A, la Liga non ha avuto problemi con i pagamenti dei broadcaster e ora si aspetta «livelli di audience molto alti».

Si gioca soprattutto alle 19.30 e alle 22, nel fine settimana ci sono anche le finestre pomeridiane alle 14 e alle 17.30.
Ricominciare vuol dire limitare le perdite causate dall'emergenza a 303,4 milioni di euro, ben al di sotto del miliardo stimato in caso di stop definitivo per un settore industriale con 185mila posti di lavoro diretti e indiretti, che equivale all'1,37% del Pil spagnolo e genera 4,1 miliardi di euro per il Fisco. Anche per queste ragioni, al momento non si vuole contemplare l'opzione sconfitta. D'altronde 'Volver es ganar', tornare è vincere, è il motto della ripartenza, presentata da un video emozionale in cui la lotta al coronavirus è un enorme partita di popolo, arrivata al momento della rimonta. Le vittime della pandemia e chi ha sofferto in questi mesi, verranno omaggiati negli stadi ogni partita, per sempre, al minuto numero 20, con applausi che ciascuno può registrare e caricare su una piattaforma. Più avanti torneranno gli applausi dal vivo. La Liga vorrebbe riportare «un pò di pubblico» sugli spalti già entro la fine del campionato, ma per ora l'indicazione del Governo è di farlo solo quando in tutte le regioni lo consentirà la situazione sanitaria. Il telespettatore ha però l'opzione di vedere la partita con il pubblico virtuale. Con la collaborazione dei norvegesi di Vizrt e di EA Sports, effetti speciali in diretta riempiranno gli spalti e accompagneranno le azioni con i suoni tipici dello stadio.
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