La corsa dell'Italia del ct Roberto Mancini ai Mondiali perduti comincia dal colpo sfortunato di Daniele De Rossi. È stato l'ex capitano della Roma (e campione del mondo nel 2006) a pescare dall'urna di un sorteggio senza pubblico e un po' dimesso la Svizzera come principale avversaria della nazionale nel gruppo di qualificazione europea a Qatar 2022. «Della seconda fascia, era l'avversaria da evitare, almeno è vicina e non ci costringerà a un viaggio impegnativo», il commento a freddo del ct dell'ottimismo. Per il resto, il girone a cinque prevede gli incroci con Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania.
Prime tre partite e marzo, «e già lì saranno sfide decisive», avverte Mancini.
È una gara a due, la convinzione del ct, con gli elvetici allenati da una conoscenza del calcio italiano, Vladimir Petkovic, ex tecnico Lazio. «Non abbiamo motivo di temere nessuno», le sue dichiarazioni alla vigilia. Le due nazionali si sfideranno tre volte nel prossimo anno: le due di qualificazione Mondiale e agli Europei, nella seconda partita del gruppo all'Olimpico.
Bulgaria e Irlanda del Nord sono nazionali in difficoltà, ma a Sofia la nazionale ha spesso sofferto, e della trasferta in Lituania c'è da considerare la variante climatica. «In sostanza, dobbiamo vincerle tutte», ha tagliato corto Mancini. «È un girone impegnativo, ma ho grande fiducia in questa nazionale e in Mancini», il commento del presidente Figc, Gabriele Gravina. Sarà comunque un 2021 intenso per l'Italia: tre partite a marzo, l'Europeo, poi altre 3 a settembre, la Nations League a ottobre e la chiusura della qualificazione al Qatar a novembre.
Per il resto, l'Inghilterra nel gruppo I ha pescato la Polonia di Lewandowski, nell'H sfida dell'est tra Russia, Slovacchia e la testa di serie Croazia. Facile per il Portogallo (gr. A, con Serbia e Eire), la Spagna (gr. B, con la Svezia) e Francia (gr. D, con l'Ucraina). Il gruppo pìù incerto appare l'F, dove a contendersi il posto saranno Danimarca, Austria e Scozia. Agevolissimo il raggruppamento della Germania in piena crisi: incrocerà Romania, Islanda e Armenia. «A dimettermi non ho mai pensato, non dobbiamo buttare tutto alle ortiche», ha detto il ct Loew, confermato nonostante lo 0-6 in casa della Spagna. Intanto il Qatar ha annunciato che il 18 dicembre sarà inaugurato degli otto stadi del Mondiale. Doha è in sostanza già pronta.